Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
Al quarto piano della Galleria d’arte moderna del Museo Revoltella vi è una sala di notevole interesse e originalità, poiché delimitata da un lato dall’imponente gruppo allegorico denominato La Croce, resa ancor più spirituale dall’illuminazione naturale proveniente dalla finestra angolare scarpiana al quinto piano, e dall’altro lato da un’arcata monumentale in gesso scolpito, attraverso cui si accede alla sala successiva. Si tratta delle due opere in dimensioni naturali dello scultore piemontese Leonardo Bistolfi, preparatorie di due importanti monumenti funerari. L’imponente arcata a bassorilievo costituisce il bozzetto della tomba della giovane Emma, figlia del conte oscar Hierschel-de Minerbi, deceduta nel 1898 a soli 26 anni. La tomba monumentale, ubicata a Belgirate sulla riva occidentale del Lago Maggiore e denominata Tempio della Purificazione, è caratterizzata, nella sua versione finale, da un’arcata in bronzo, che conduce alla cappella interna. Il Funerale della Vergine, di cui esiste un’altra copia in gesso presso la gipsoteca di Casale Monferrato a lui dedicata, fu acquistata dal Museo Revoltella alla VI Biennale di Venezia del 1905, in cui Bistolfi espose oltre una ventina di opere tra busti, bozzetti, targhette e disegni nella XV Sala (Tribuna). Tra le opere esposte anche il monumentale gruppo de La Croce, donato al Museo Revoltella dallo stesso artista. Figlio di Clementina de Minerbi e di Leone Hierschel, il conte oscar portava il nome di una delle famiglie mercantili ebraiche più ragguardevoli di Trieste, frutto dell’unione nel 1833 della famiglia Minerbi di Ferrara e della famiglia Hierschel, di origini viennesi. All’elevato rango sociale della famiglia Hierschel-de Minerbi, che a Trieste accoglieva nella propria ricca residenza in Corso Italia artisti e musicisti illustri, tra cui Franz Liszt e lo stesso Giuseppe Verdi, corrispose pertanto la commissione del sepolcro della giovane contessa a Leonardo Bistolfi. Scultore tra i più affermati all’epoca, nonché principale interprete del Liberty nell’ambito dell’architettura cimiteriale, fu autore, tra fine Ottocento e inizio Novecento, di un considerevole numero di gruppi scultorei funerari o commemorativi nei cimiteri monumentali di Milano, Torino, Genova ed altri centri minori e in diverse piazze italiane, dedicati ai nomi più importanti dell’ambiente artistico-culturale italiano.
Gregorat Susanna, Coslovich Barbara, La scultura. Museo Revoltella Galleria d'arte moderna, Trieste, 2022, pp.74-75