Leibnitz

Ferrari, Luigi

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Oggetto
scultura
Inventario
REV000728
Collocazione
Museo Revoltella - Galleria d’arte moderna
Acquisizione
legato; Revoltella, Pasquale; 1872
Cronologia
1854 - 1858
Dimensioni
cm; altezza 70
Materia e tecnica
marmo

Il busto di Leibnitz è collocato lungo la parete che affianca l’ultimo tratto dello scalone che porta al secondo piano di Palazzo Revoltella. Alternati a bassorilievi bronzei di carattere simbolico, che sono disposti anche sulle pareti del vestibolo e che rappresentano Scienze ed Arti, troviamo infatti i busti di quattro filosofi vissuti fra Cinque e Settecento: René Descartes (La Haye 1596 - Stoccolma 1650, il cui nome latinizzato è Renatus Cartesius, in Italia modificato in Cartesio), Galileo Galilei (Pisa 1564 - Arcetri 1642), Gottfried Wilhelm von Leibniz (Lipsia 1646 - Hannover 1716) e Isaac Newton (Woolsthorpe 1643 - Kensington 1727). A questi si alternano le rappresentazioni di Poesia, Pittura, Architettura, Scultura, Musica (mentre le rappresentazioni di Storia, Fisica, Astronomia, Matematica, Chimica e Geografia sono distribuite nel vestibolo). Per quanto riguarda le fisionomie dei filosofi rappresentati, c’è da dire che sono confrontabili con altri ritratti e risultano rispondenti. In particolare si può osservare: il volto di Cartesio in un dipinto di Frans Hals del 1648, quello di Galilei in un’opera di Domenico Cresti o Crespi, detto il Passignano, datata ante 1642; Leibniz è riconoscibile sulla base del dipinto di Bernhard Christoph Francke (datato attorno al 1700), mentre i lineamenti di Newton trovano riscontro in un’opera di Godfrey Kneller del 1702. Queste opere fanno parte della decorazione voluta da Pasquale Revoltella per il suo palazzo di città. Più precisamente il programma iconografico, «soprattutto nei vani di passaggio e nelle sale di rappresentanza, è incentrato sul tema del progresso e del valore delle scienze e delle arti come fattori di sviluppo economico, tema che, in perfetta coerenza con la cultura positivista del suo tempo, rispecchia il pensiero di Revoltella e ne ispira costantemente l’azione, così nell’amministrazione delle sue imprese come nelle iniziative di carattere politico» (Masau Dan). Si inseriscono dunque perfettamente in questo progetto i quattro busti, realizzati da Luigi Ferrari probabilmente negli anni di costruzione del palazzo, tra il 1854 e il 1858 e che hanno di conseguenza come termine ante quem il 1858, quando il palazzo risulta pronto e completo di tutto l’apparato decorativo.

Bibliografia

Gregorat Susanna, Coslovich Barbara, La scultura. Museo Revoltella Galleria d'arte moderna, Trieste, 2022, pp.126-127

La scultura: Museo Revoltella, Galleria d'arte moderna, a cura di Gregorat Susanna, Coslovich Barbara, Trieste, Civico Museo Revoltella, 2022, pp.126-127
Consulta OPAC BiblioEst SBN

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