Tentazione - Busto femminile

Cencetti, Adalberto

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Oggetto
scultura
Inventario
REV000782
Collocazione
Museo Revoltella - Galleria d’arte moderna
Acquisizione
1877
Cronologia
1875 - 1877
Dimensioni
cm; altezza 69; larghezza 40; profondità 31
Materia e tecnica
terracotta

«La Tentazione è il titolo dei due busti in terracotta del sig. Adalberto Cencetti di Roma. L’idea è graziosissima. Si guardano e si sorridono. Il sorriso di lui è l’ultimo raggio di un sole che muore, e vorrebbe essere il primo d’un’aurora splendida. In quello di lei, naturale, grazioso, v’è ironia e compassione. È una vera tentazione, perché egli tenta... di ridere come a diciott’anni, ed ella tenta... di nascondere in parte i sentimenti poco benevoli che desta in lei... questo tentativo» («L’Illustrazione Italiana», 20 maggio 1877). Con queste parole venivano presentati i due gessi realizzati dallo scultore romano ed esposti nel 1877 all’Esposizione Nazionale di Napoli. Lo stesso anno venivano presentati anche a Trieste alla IX Esposizione della Società di Belle Arti di Trieste e furono acquistati dal Museo per 297,57 fiorini in data 15 novembre con la mediazione della stessa Società di Belle Arti. Qualche anno più tardi sempre sulle pagine de «L’Illustrazione Italiana» si legge: «Fra i gruppi più osservati della sala a Torino era il Gioiello della vedova, modellato in gesso, del Cencetti, l’autore dei due busti intitolati Tentazione, già da noi riprodotti e che divennero così popolari. Il gruppo rappresenta una vedova che si stringe al seno e bacia sul capo il suo gioiello, suo figlio, tornato dalla scuola insignito di una medaglia. Adalberto Cencetti è un artista che cerca l’espressione caratteristica degli affetti: comico nei due busti, è commovente in questo gruppo, davanti al quale bastava fermarsi pochi istanti per sentire l’intenerimento che l’artista ha voluto trasfondersi» («L’Illustrazione Italiana», 24 ottobre 1880). Dopo la sua prima importante affermazione, ottenuta nel 1875, vincendo il concorso bolognese per il monumento al fisico Galvani, gli anni successivi, nei quali si inseriscono anche le opere in questione, furono caratterizzati da un impegno da parte dell’artista per la scultura di genere.

Bibliografia

Gregorat Susanna, Coslovich Barbara, La scultura. Museo Revoltella Galleria d'arte moderna, Trieste, 2022, pp.104-105

La scultura: Museo Revoltella, Galleria d'arte moderna, a cura di Gregorat Susanna, Coslovich Barbara, Trieste, Civico Museo Revoltella, 2022, pp.104-105
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