Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
Di Vittorio Meneghello si sa davvero ben poco, se non che fu presente ad alcune edizioni della Biennale di Venezia e dell’Esposizione Nazionale di Belle Arti della Reale Accademia di Brera. Nel 1909 lo scultore veronese presentò all’VIII Esposizione Internazionale di Venezia l’opera "Prece umile" e «in quell’occasione nella giuria di accettazione aveva superato l’esame di Leonardo Bistolfi e Domenico Trentacoste, due tra i più affermati e influenti artisti del momento» (Magani 1995). Esposta nella Sala internazionale n. 5 della Biennale veneziana di quell’anno, in cui si poteva ammirare la mostra individuale di Franz von Stuck, l’opera di Meneghello venne acquistata dalla baronessa Angela De Reinelt, che ne fece dono al Museo Revoltella. Nell’edizione veneziana del 1910, invece, anno in cui un’intera sala fu dedicata a Gustav Klimt, l’artista veronese fu invitato ad esporre nella Sala internazionale n. 17 il gesso l’"Atto di contrizione". In seguito, all’Esposizione Nazionale di Belle Arti di Brera del 1916, Meneghello fu presente con l’opera in marmo "Devozione infantile". Ad un osservatore attento non può sfuggire come l’artista «al di là della verità della traduzione scultorea, sembra quindi voler scoprire il senso più misterioso dell’esecuzione, affidandola all’allusione simbolica dell’“Innocenza”, quasi a volerla liberare dal blocco marmoreo in cui la figura sembra progressivamente prendere forma» (Magani 1995).
Gregorat Susanna, Coslovich Barbara, La scultura. Museo Revoltella Galleria d'arte moderna, Trieste, 2022, p.194