L'emancipazione dei negri

Pezzicar, Francesco

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Oggetto
scultura
Inventario
REV000806
Collocazione
Museo Revoltella - Galleria d’arte moderna
Acquisizione
acquisto; 1913
Cronologia
1873
Dimensioni
cm; altezza 236; larghezza 128; profondità 80
Materia e tecnica
bronzo

«L’abolizione della schiavitù! Concetto sublime da infiammare del sacro fuoco dell’arte la fervida mente d’un artefice in cui riflettonsi gli umanitari sensi di un’anima nobile e grande! La mente del Pezzikar concepì arditamente così sublime pensiero. Come egli ebbe lo abbia tradotto in atto con sapienza artistica, con studio, con filosofia, lo vedremo tosto. È la figura d’un negro americano dai muscoli pronunciati pel soverchio lavoro, che afferrato con mano febbrile il decreto abolizionista, si slancia anelo per dire agli uomini: son vostro pari! Questa statua, mirabilmente modellata e sestinata alla fusione in bronzo, fu già ammirata, nello studio di Pezzikar in via Amalia, dai molti intelligenti della città nostra. Contemplandola ieri con religione, non abbiamo potuto a meno di recriminare contro il tempo, all’abile artefice mancato, per condurla a termine prima d’ora. Sarebbe stato un peregrino lavoro di più fra i più belli dell’Esposizione di Vienna. Pazienza! L’opera del Pezzikar segna un grande progresso in statuaria: l’autore si staccò completamente dal classicismo, uniformandosi alla moderna aspirazione che vuole il vero in tutto e per tutto» («Il Cittadino», 1873). Queste le parole della cronaca del tempo per descrivere questa imponente figura con le braccia levate, le catene spezzate e il decreto abolizionista in mano (Libertà va cercando ch’è si cara). L’espressione è viva, con la bocca semiaperta che sembra stia per emettere un grido di gioia. «Il nudo è trattato che con sapienza anatomica, e la ciarpa che avvolge i fianchi – unico ornamento di quello schiavo, dal tipo rigorosamente fedele al vero – è con molto garbo e con non minor sobrietà composta» («Il Cittadino», 1873). Così veniva descritta la scultura nel 1873, anno della sua realizzazione, dalla cronaca del tempo. Un’opera che racconta i fatti di dieci anni precedenti e che viene riportata da Pezzicar con grande abilità. La grande statua in bronzo si situa fra i maggiori lavori realizzati dall’artista, e pur riscuotendo sin da principio grande ammirazione da parte della critica, rimane invenduta per molti anni, forse a causa dell’ostinazione dell’artista nel non voler ridurre il prezzo stabilito. Nel 1876 l’opera partecipa all’Esposizione Universale di Filadelfia e viene premiata con la grande medaglia d’oro.

Bibliografia

Gregorat Susanna, Coslovich Barbara, La scultura. Museo Revoltella Galleria d'arte moderna, Trieste, 2022, pp. 216-217

La scultura: Museo Revoltella, Galleria d'arte moderna, a cura di Gregorat Susanna, Coslovich Barbara, Trieste, Civico Museo Revoltella, 2022, pp.216-217
Consulta OPAC BiblioEst SBN

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