Femmina

Palmin, Mariano

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Oggetto
scultura
Inventario
REV002226
Collocazione
Museo Revoltella - Galleria d’arte moderna
Acquisizione
acquisto; 1933
Cronologia
1933
Dimensioni
cm; altezza 40; larghezza 22; profondità 17
Materia e tecnica
legno

L’acquisto della scultura in legno "Femmina" di Palmin fu deciso nella seduta del Curatorio del 1° febbraio 1933, su proposta dell’arch. Arduino Berlam. Quest'ultimo - che, seguendo le orme del padre Ruggero, era diventato uno dei maggiori architetti triestini del primo Novecento – conosceva da tempo lo scultore: il giovane Palmin, infatti, una volta terminata la formazione a Milano con Ambrogio Pirovano, aveva realizzato le decorazioni plastiche per due importanti edifici triestini progettati dai Berlam, ovvero il Tempio israelitico e il Palazzo della Ras. Dedicatosi prevalentemente all’attività decorativa, aveva modellato le figure di pesci e molluschi che decorano l’ex Pescheria Grande di Riva Nazario Sauro, un edificio liberty progettato dall’ingegnere Giorgio Polli. Alla produzione finalizzata ad abbellire le costruzioni architettoniche dell’epoca sembra legata anche l’opera in esame, che potrebbe essere un bozzetto preparatorio per un lavoro in pietra di più grandi dimensioni. La pienezza dei volumi e la drammatica espressività della testa ricordano quelle del collega triestino Franco Asco, di nove anni più giovane, e rimandano alla loro comune matrice stilistica, ossia la produzione plastica dello scultore jugoslavo Ivan Meštrović. Quando il Museo Revoltella decise di comperare questo lavoro, la fama di Palmin era in piena ascesa nel contesto locale: due suoi bassorilievi raffiguranti il Re e il Duce figuravano nella Sala della Prefettura di Trieste e il suo nome compariva tra gli espositori delle mostre sindacali. Nel 1928 aveva ottenuto un grande successo alla Permanente di Piazza Unità e nel 1930 aveva tenuto la sua prima mostra personale, accolta positivamente dai critici e dal pubblico. A partire dagli anni Quaranta, tuttavia, fu pressoché ignorato, tanto che Umbro Apollonio, sulle pagine della rivista “Emporium”, lo incluse tra coloro che «nulla aggiungono e nulla tolgono alla scultura triestina». Di Mariano Palmin, scomparso nel 1946 a soli cinquantadue anni, il Museo Revoltella possiede anche il dipinto La rossa, un’opera giovanile acquistata nel 1994 con i fondi della donazione Kurländer.

Bibliografia

Gregorat Susanna, Coslovich Barbara, La scultura. Museo Revoltella Galleria d'arte moderna, Trieste, 2022, p.211

La scultura: Museo Revoltella, Galleria d'arte moderna, a cura di Gregorat Susanna, Coslovich Barbara, Trieste, Civico Museo Revoltella, 2022, p.211
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