L’opera è entrata a far parte della collezione nel 1933 e poche sono le notizie a essa relative. Emanuele Filiberto di Savoia, comandante della Terza Armata, viene ritratto dallo scultore in una posa poco spontanea, probabilmente in vetta a un dirupo, con una mano dietro la schiena e con l’altra impegnato a reggere un cannocchiale. L’uniforme militare è descritta nei dettagli secondo uno stile verista mentre l’elmetto, calato sulla fronte, non nasconde uno sguardo dritto e sicuro. L’opera, di cui esistono più versioni fu eseguita probabilmente durante la prima guerra mondiale quando, nonostante i suoi sessant’anni, allo scultore fu consentito di partire come volontario per il fronte. Nonostante le difficoltà, Ximenes continuò a lavorare «nell’ampio studio di Cervignano, almeno fino a quando questo non fu smantellato dai nemici e anche dai nostri, e dove, quando più urgenti doveri glielo concedevano, egli lavorava con tranquillo entusiasmo, come fosse invece nel proprio studio di Piazza Galeno» (Fleres). A questi anni risale la conoscenza diretta del discendente della famiglia Savoia da parte dello scultore premiato dal duca con la medaglia d’argento per valide e onorevoli motivazioni: «Ximenes Ettore di Palermo, tenente di complemento, reggimento genio. Durante un violento bombardamento di grossi calibri dell’artiglieria avversaria, si recava di sua spontanea volontà al cantiere di lavoro, soggetto al tiro, e nonostante fosse stato gettato a terra dalla violenza di un colpo scoppiato a pochi passi da lui, con calma e coraggio esemplari provvedeva a far mettere al riparo gli operai sorpresi dal bombardamento, dimostrando sprezzo del pericolo ed elevatissimo sentimento del dovere. Sdraussina, 25-4-1917» (Fleres 1928). Il bronzo in questione è una delle varie opere celebrative che l’artista realizza in questi anni, come dimostrano anche i ritratti del re Vittorio, di Armando Diaz duca della Vittoria e i piccoli busti d’argento del duca e della duchessa d’Aosta, oltre a una serie di statuette raffiguranti ufficiali francesi e inglesi.