Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
Accostatosi all’arte fin da giovanissimo, dopo la seconda guerra mondiale Oreste Dequel si formò all’Accademia di Belle Arti di Lubiana, grazie ad una borsa di studio offertagli dal governo jugoslavo. In quell’ambiente fu influenzato dall’arte del grande scultore Ivan Meštrović, che con la sua cultura classicista guidava i giovani studenti a trarre ispirazione dal mondo antico egizio ed etrusco. Dopo aver eseguito alcuni lavori aderendo al realismo socialista, nel 1956 Dequel decise di trasferirsi a Trieste, dove trovò nuovi stimoli frequentando i luoghi di ritrovo di artisti e intellettuali, come Mascherini, Mirko, Celiberti, Sormani, Rosignano, Cerne e lo scrittore Fulvio Tomizza. L’ambiente culturale triestino gli permise di entrare in contatto con le più moderne correnti artistiche europee, attraverso le opere degli scultori più significativi come Martini, Marini e Mascherini. Di quest’ultimo lo affascinò soprattutto la ripresa dell’arte etrusca, che divenne anche per lui fonte di ispirazione di tante opere. Appartengono a quel periodo le Nuotatrici, con cui l’artista partecipò alla Biennale di Venezia del 1958. La scultura, che poi fu acquistata dal Museo Revoltella, venne esposta anche alla prima mostra personale presso la Galleria Comunale d’Arte di Trieste nel 1959. Dopo l’esordio triestino Dequel decise di trasferirsi a Roma, dove un ambiente accogliente e congeniale al suo estro creativo lo portò a sperimentare nuove soluzioni stilistiche.
Gregorat Susanna, Coslovich Barbara, La scultura. Museo Revoltella Galleria d'arte moderna, Trieste, 2022, pp.118-119