Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
Nell’ottobre del 1938 presso il Padiglione Municipale del Giardino Pubblico fu inaugurata la XII Mostra del Sindacato Interprovinciale Fascista delle Belle Arti di Trieste, precedentemente allestita nelle sale del Castello di San Giusto. Tra gli scultori erano presenti Ugo Carà, Alfonso Canciani, Marcello Mascherini, ma anche Tristano Alberti e Alfonso Canciani. Teodoro Russo presentava probabilmente due ritratti, quello dell’antiquario De Marchi e del pittore Edgardo Sambo. Quest’ultimo, che ben si inserisce nell’ambito dei ritratti degli amici artisti, documenta il legame tra lo scultore e il pittore. Sambo fu un artista molto apprezzato in ambito triestino e ricoprì anche la carica di direttore del Museo Revoltella dal 1929 fino al 1956. Il volto in questione si presenta come una testa dal carattere monumentale, priva di spalle e collo, con asciutta modellazione dei piani. Gli occhi incavati, la fronte corrugata e le labbra serrate caratterizzano l’espressione e pongono il lavoro in questione in linea con le soluzioni adottate da altri artisti in quel periodo. Del ritratto dell’artista si conserva sia la versione in gesso che quella in bronzo, realizzata per volontà dello stesso Sambo. Impegnato nel genere del ritratto, nelle collezioni del Museo si conservano anche il ritratto di Alfonso Leghissa, di Luigi Devetti e di Cesare Sofianopulo. Nato a Brindisi, visse a Trieste dal 1927; oltre che di scultura si occupò anche di pittura e ceramica con importanti partecipazioni a esposizioni locali e nazionali.
Gregorat Susanna, Coslovich Barbara, La scultura. Museo Revoltella Galleria d'arte moderna, Trieste, 2022, p.236