Il gran Sacerdote rosso

Mirko (Basaldella)

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Oggetto
scultura
Inventario
REV004627
Collocazione
Museo Revoltella - Galleria d’arte moderna
Acquisizione
donazione; Dino Basaldella; 1976
Cronologia
1964
Dimensioni
cm; altezza 265; larghezza 140; profondità 120
Materia e tecnica
legno (abete rosso)

Realizzata nel 1964 negli Stati Uniti, l’opera fu trasferita in Italia dopo la morte dello scultore, avvenuta a Cambridge nel 1969. Nell’estate del 1976 fu esposta a Trieste, nella sala del Bastione Fiorito del Castello di San Giusto, nell’ambito della grande mostra dedicata a Mirko intitolata "120 giorni di scultura a Trieste", a seguito della quale il fratello dell’artista decise di donarla al Comune di Trieste. La scultura è uno dei monumentali assemblages della serie dei «grandi legni» eseguiti da Mirko negli anni Sessanta, della quale fanno parte anche opere come "Rostro" (1964) e "Trofeo" (1965), in cui, come ha rilevato Carlo Milic, «si mette a fuoco un’esplicita proposizione della figura in termini strutturali, dove il legno non ha il significato del detrito, ma all’opposto manifesta una somma di valori estetici e contenutistici in polemica con i frutti tecnologici della comunità anglosassone». Ottenuto dall’incastro di vari elementi di abete rosso, sommariamente tagliati e uniti gli uni agli altri da ganci e chiodi di ferro, Il gran sacerdote rosso si presta ad una lettura frontale, in grado di evidenziare il ritmo serrato della composizione, la studiata dialettica tra direttrici orizzontali e verticali, la rigida simmetria delle forme e la sproporzione tra le dimensioni della parte superiore e di quella inferiore. Severamente maestosa, al pari delle altre «strutture primarie» realizzate da Mirko a metà degli anni Sessanta, questa figura totemica, antropomorfa e magica rivela il suo intento di andare «verso il cuore oscuro del mito». L’interesse per le fonti arcaiche e primitive, sempre presente nella poetica dell’autore, era aumentato dopo il suo trasferimento a Cambridge, nel Massachusetts, dove nel 1957 gli era stato affidato l’incarico di direttore del Design Workshop della Harvard University e nel 1962 era stato eletto membro dell’Academy of Arts and Sciences; proprio in questi anni, infatti, discipline come l’antropologia culturale, l’etnografia e l’archeologia stavano promuovendo la valorizzazione delle tribù degli indiani d’America in seno alla cultura scientifica americana, studiandone i riti e la produzione di maschere, totem, pietre scolpite e legni dipinti con motivi tribali, ampiamente ripresi e rielaborati da Mirko.

Bibliografia

Gregorat Susanna, Coslovich Barbara, La scultura. Museo Revoltella Galleria d'arte moderna, Trieste, 2022, pp. 200-201

La scultura: Museo Revoltella, Galleria d'arte moderna, a cura di Gregorat Susanna, Coslovich Barbara, Trieste, Civico Museo Revoltella, 2022, pp.200-201
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