Castelli di sabbia

Bach, Carlo

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Oggetto
scultura
Inventario
REV004873
Collocazione
Museo Revoltella - Galleria d’arte moderna
Acquisizione
donazione; Kurlander; 2000
Cronologia
1997 - 2004
Dimensioni
cm; altezza 30; larghezza 50; profondità 50

Attento al concetto di mutevolezza e instabilità delle cose, per un periodo della sua attività artistica Carlo Bach si è dedicato alla realizzazione di opere che sono state soprattutto frutto di intuizione a cui ha sempre fatto seguito un momento razionale, fase obbligatoria per l’esecuzione rigorosa del lavoro. Raramente intitolati, spesso i lavori sono nati dal riutilizzo di oggetti semplici e abbandonati che, dopo la manipolazione, hanno acquistato un nuovo significato. In altri casi, ad esempio in Castelli di sabbia, sono stati preferiti materiali semplici, come sabbia, vetro o ferro, che hanno permesso all’artista di riflettere soprattutto sulle sensazioni che questi suscitano. Inoltre, gli studi scientifici compiuti dall’artista e la conoscenza delle leggi chimico-fisiche gli hanno permesso un rapporto più diretto e intenso con i materiali utilizzati, non a caso lasciati sempre allo stato naturale senza l’uso di colore. Nel caso dell’installazione in questione si tratta degli stessi manufatti realizzati dai bambini sulla spiaggia e che l’autore ha riproposto usando la sabbia e non la creta, materiale generalmente usato per la scultura. In questo modo l’artista ha cercato di suscitare nell’osservatore le sensazioni piacevoli e creative del periodo infantile. La struttura della fragile costruzione dalle linee morbide contrasta con la teca nella quale è conservata, una struttura “protettiva” in ferro e cristallo che la rende perenne.

Bibliografia

Gregorat Susanna, Coslovich Barbara, La scultura. Museo Revoltella Galleria d'arte moderna, Trieste, 2022, p.55

La scultura: Museo Revoltella, Galleria d'arte moderna, a cura di Gregorat Susanna, Coslovich Barbara, Trieste, Civico Museo Revoltella, 2022, p.55
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