Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
La scultura intitolata "Spazio e tempo" ha sempre fatto parte della collezione dell’artista ed è stata acquistata dal Museo Revoltella poco dopo la sua scomparsa, nel 2000, con i fondi del legato Kurländer. Nato a Trieste da una famiglia slovena di modeste condizioni economiche, rimase legato per tutta la vita al paesaggio carsico e al mondo contadino delle sue origini che, dopo la seconda guerra mondiale le esperienze drammatiche del carcere e del confino, divennero un rifugio lontano dalle tensioni della contemporaneità. Questa simbolica clessidra mobile in legno intagliato e dipinto appartiene ad una fase molto importante dell’evoluzione stilistica dell’autore, che a partire dagli anni Cinquanta abbandonò la rappresentazione della figura umana per passare ad un linguaggio sempre più astratto e sintetico, nel quale cercò di unire l’ispirazione all’arte popolare alla lezione di Mondrian e del costruttivismo russo. Nel 1953 eseguì una quindicina di sculture lignee utilizzando elementi geometrici come prismi, parallelepipedi e piramidi, sui quali incise ideogrammi e forme elementari analoghi a quelli della sua produzione xilografica. Simboli della città metropolitana, questi “totem” alludono alla civiltà moderna «ove pulsa un ritmo vitale coinvolgente e costruttivo: una sintesi dinamica di spazio e tempo» (De Vecchi). Di Spacal il Museo Revoltella possiede anche una decina di xilografie donate dall’autore e l’olio su tela "Carso d’autunno", del 1968.
Gregorat Susanna, Coslovich Barbara, La scultura. Museo Revoltella Galleria d'arte moderna, Trieste, 2022, pp. 250-251