Tomba Scrinzi Marenzi

Barcaglia, Donato

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Oggetto
monumento sepolcrale
Collocazione
Cimitero Monumentale di Sant'Anna; campo 9. arcate, classe 1. numero 58
Cronologia
1888
Dimensioni
cm; altezza 390; larghezza 347; profondità 250; statua altezza 185; larghezza 70; profondità 120
Materia e tecnica
marmo

Sull'arca - i cui angoli sono decorati con fenici ad ali spiegate - si erge una figura femminile dolente in ascesa con le mani giunte e la veste mossa dal vento. Il sarcofago poggia su un basamento gradinato, alle estremità del quale sono posti quattro candelabri in bronzo che reggono, insieme ad elementi vegetali intermedi, una corda pure in bronzo.

La tomba è stata concessa il 06.11.1872 a Giovanni Battista Scrinzi cavaliere di Montecroce, ed il 23.12.1930 a Olga Marenzi (Archivio Acegas APS). Olga Marenzi, nata Alberti Poja (1866-1957), è figlia di Emma Scrinzi di Montecroce. Il dedicatario, Giovanni Battista barone Scrinzi di Montecroce (Ala 1805 - Trieste 1885), avvocato, fu membro del Consiglio decennale (1850-1860), consigliere comunale (1863-1869), deputato al Parlamento di Vienna (1867-1868) e dal 1872 membro a vita della Camera dei Signori. Cavaliere dell'Impero Austriaco (1850), Barone (1880). Fu stilatore del testamento del barone Revoltella, curò l'istituzione della Scuola Superiore di Commercio (precursore della facoltà di Economia e Commercio), e della Galleria d'arte Revoltella, alla sua morte la casa di proprietà passa alle figlie Emma ed Onorina. Casa Sordina fu realizzata dall'architetto Giovanni Degasperi nel 1855 e il primo proprietario e inquilino fu il Barone Scrinzi, presenta un lussuoso e artistico portone intagliato a rilievo (Fetonte, Minerva, Mercurio), mascheroni sia su corso Saba che su piazza Goldoni e balcone con il monogramma GBS.

Bibliografia

Bellocchi Luca, Le sculture dei cimiteri triestini, in Archeografo triestino, ser. IV, 61.2001, pp. 1-146.

Miliegi Marino, La città dei morti: saggio sui cimiteri di Trieste, Trieste, Tipografia Morterra, 1886
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Messina Michela, "Splendi e ricorda". Il Faro della Vittoria a Trieste, in "Atti dei Civici Musei di Storia ed Arte di Trieste", 19, 2002-2003, pp. 77-91
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