Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
Su un basamento, su cui è apposta l'iscrizione, due sfingi ai lati della palla alata - simbolo del tempo - sorreggono un sarcofago sul quale una figura femminile siede ai piedi del busto di Domenico Corti, collocato su una colonna scanalata. Le descrizioni ottocentesche del monumento consentono di comprendere la posa della figura femminile, oggi priva delle braccia: in una mano teneva una corona, mentre l'altra era protesa verso il busto. Il sarcofago è ornato da due teste leonine che sorreggono tra i denti un drappo.
La tomba è stata concessa il 06.01.1878 a Domenico Corti e Carlo Gregorutti (Archivio Acegas APS). Il dedicatario Domenico Corti (Vergobbio, Varese 1783 - Trieste 1842), architetto, giunse a Trieste nel 1818 e vi svolse un'apprezzata attività di costruttore, soprattutto nel Borgo Giuseppino, dove costruì la propria residenza (largo Papa Giovanni XXIII). Fu, tra l'altro, esecutore materiale dell'Ospedale Maggiore di Trieste. L'altro dedicatario, Carlo Gregorutti (Rovigno 1822 - Fiumicello di Aquileia 1898), fu storico e numismatico, patriota, consigliere comunale a Trieste (1861-1873).
de Drago 1870, p. 22-23.Miliegi 1886, p. 45.Bellocchi 2001, p. 25
De Drago Vincenzo, Una passeggiata alle tombe: pensieri e descrizioni sui monumenti ed epitaffi dei cimiteri di Trieste, Trieste, Tip. Appolonio & Caprin, 1870, pp. 22-23
Consulta OPAC
BiblioEst
SBN
Miliegi Marino, La città dei morti: saggio sui cimiteri di Trieste, Trieste, Tipografia Morterra, 1886, p. 45
Consulta OPAC
BiblioEst
SBN
Bellocchi Luca, Le sculture dei cimiteri triestini, in Archeografo triestino, ser. IV, 61.2001, pp. 1-146., p. 25