Grafoscopio

Anonimo

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Oggetto
visore stereoscopico
Inventario
CMSAOA39595
Collocazione
Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte
Acquisizione
acquisto; Cosso, Luciano (Trento; acquisto di Adriano Princival); 2003/01/16
Cronologia
1900 - 1920
Dimensioni
mm; altezza 120; larghezza 220; profondità 340
Materia e tecnica
legno/ metallo/ vetro

E' un apparecchio che permette di visionare fotografie normali e stereoscopie. Si compone di una scatola di legno, divisa orizzontalmente in tre sezioni incernierate fra loro. Il coperchio reca una grossa lente biconvessa, trattenuta da un anello e usata come lente di ingrandimento; sotto di essa, pure incastonate in anelli di legno, due lenti convergenti più piccole formano gli oculari di uno stereoscopio. Il coperchio si apre con un'asta che si fissa perpendicolarmente alla sezione mediana della scatola. In questa si trova un piccolo leggio ribaltabile e scorrevole verticalmente lungo due asticelle d'ottone. La distanza dalle lenti può essere regolata lungo apposite guide. Il coperchio e il porta leggio possono poi venire inclinati grazie ad un piedino mobile che si incastra nel fondo della scatola. Le immagini stereoscopiche si pongono sul leggio e, spostandolo, si effettua la messa a fuoco.

L'elegante grafoscopio è giunto al Civico Museo di Arte Orientale in un contenitore ligneo con ideogrammi dipinti sul coperchio.

Bibliografia

Colecchia Claudia, Da Trieste alla Luna in stereo3D, Trieste, Civici Musei di Storia ed Arte di Trieste, 2017, P. 114
Consulta OPAC BiblioEst SBN

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