Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
Il disegno rappresenta dieci uomini rinchiusi in uno spazio angusto: uno è in piedi, guarda fuori da una piccola finestra orizzontale chiusa da sbarre, alcuni dormono distesi a terra, con una coperta e poggiati al muro, uno è accovacciato in primo piano sulla destra. Di altri vediamo solo i volti.
Giovanni Talleri (Trieste 1922 - 2010) fu arrestato nell'estate del 1944 e deportato nel campo di concentramento di Mühldorf, un sistema satellite del campo di Dachau, in Germania, da qui trasferito a Strub, da dove riuscì a evadere e da lì a ritornare nella sua città natale. Nelle settimane successive il rientro a casa, ha realizzato questa serie di disegni a matita in cui ha rappresentato quanto ha visto durante la prigionia: i portatori di cemento, le guardie, le donne russe, i prigionieri ebrei e quelli della Straf-Kolonne di Mühldorf. Questa la descrizione della baracca in cui ha alloggiato, che potrebbe essere quella rappresentata nel disegno in esame: "L'alloggio consisteva in una baracca in mezzo al bosco, tra il Lager dal quale provenivo io ed uno più a ovest, credo di francesi. Per arrivarci dalla strada, nei mesi invernali, si sprofondava nella neve per almeno mezzo metro. Avrà avuto circa cinquanta metri quadrati, perchè ci stendevamo a dormire sul pavimento, sul quale era buttata un po' di paglia, con la testa alle pareti e i piedi verso il centro, e nel mezzo rimaneva libero un quadrato di neanche tre metri per tre. Particolare importante in quanto quello era lo spazio ove, in trenta uomini, facevamo i nostri bisogni." Sul verso del disegno, in basso a destra, c'è il timbro “GIOVANNI TALLERI / Via Crispi, 14 – 34125 Trieste / ITALIA – Tel. 638707 – 638706”.