Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
La produzione di Ugo Carà, uno dei protagonisti dell’arte moderna triestina, è documentata nelle collezioni del Museo Revoltella oltre che dalla testa dell’amico artista Augusto Černigoj anche da tre bronzetti. Queste piccole opere sono entrate a far parte del patrimonio museale in tempi recenti grazie ad un’importante donazione da parte di Giorgio Lanieri, e comprende oltre alle opere degli artisti più noti dell’ambiente artistico triestino e friulano del Novecento, sette pregevoli bronzetti realizzati dagli scultori triestini Mascherini, Alberti, e Carà. Quest’ultimo dopo la produzione di ritratti e figure che hanno caratterizzato l’attività dei primi decenni di lavoro, nel dopoguerra, in linea con le tendenze del tempo, si è orientato verso le statue di piccole dimensioni. Le opere in questione si ispirano al leit motiv della figura femminile, al divino, al teatro, alla danza, al mitologico, alla natura. Si tratta spesso di figure dalle forme allungate, che diventano via via più sottili ed esili, rese in riposo o in movimento. Con questa parole si esprimeva il critico Agnoldomenico Pica in occasione della mostra personale dello scultore organizzata alla Permanente di Milano nel 1942: «Nelle figure, spesso di dimensioni ridotte, Carà anche più manifesta le sue possibilità creative, talora sul filo sottile di una scanzonata ironia i suoi bronzetti vibrano fra l’eleganza di un capriccio e la maestria di ben bilicati equilibri plastici, più spesso una ispirazione eroica – sensibilissima malgrado gli atteggiamenti apparentemente limitati – anima il crisma difficile dei movimenti, solleva le accarezzate superfici su cui le luci balzano dalle ombre secondo calcolatissimi accorgimenti, gonfia a un vento epico che sa di lontananze marine i panneggi ricchi e illustri come in una favola omerica; la deliziosa modernità ironizzante dà luogo a un canto più sostenuto e impegnativo dove l’eterna freschezza del mito trova accenti di eroica giovinezza». Della vastissima produzione dell’artista, sintesi di molti decenni di lavoro, si trova ampia documentazione nel museo a lui intitolato nella cittadina natale.
Gregorat Susanna, Coslovich Barbara, La scultura. Museo Revoltella Galleria d'arte moderna, Trieste, 2022, pp.94-95