Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
Si tratta di uno dei ritratti meglio riusciti di Rovan, realizzato nell’anno precedente al decesso dello scrittore, avvenuto a causa di un incidente stradale il 13 settembre 1928. Esposta in varie manifestazioni di carattere locale, l’opera è stata presentata nel 1947 in occcasione della "Mostra personale dello scultore Ruggero Rovan e retrospettive dei pittori Vittorio Bolaffio e Piero Marussig", organizzata dal Circolo della Cultura e delle Arti di Trieste. Il busto è un esempio della ritrattistica di Rovan maturo, che nella fattispecie ben interpreta le doti dello scrittore, principalmente per l’espressione ieratica e realista. Nel commentare la sua stessa realizzazione Rovan nel 1962 ebbe così a scrivere: «Ho visto il mio busto di Svevo su “Settimo giorno” del 17 luglio senza alcuna indicazione sull’autore di esso, benché come sigillo e firma vi sia sulla spalla sinistra la mia mano. Ovviamente il cognome dello scultore poteva essere messo, tanto più che si tratta dell’unico busto esistente mentre Svevo era ancora in vita. Lo scrittore mi fu volonteroso e paziente modello e potrei aggiungere che fu grande amico del tavolo del Caffè Garibaldi di Trieste» (CMR, Arch. Art. lascito Rovan, 1962). L’amicizia tra i due artisti triestini risale agli anni in cui lo scultore frequentava, assieme all’amico e pittore Arturo Fittke, il salotto di casa Svevo, che era stato anche suo professore alla scuola di commercio. Quel luogo era un punto di riferimento per molti degli intellettuali di inizio Novecento a Trieste. Un rapporto probabilmente rinvigorito negli anni Venti, quando, dopo un periodo particolarmente difficile, Svevo rincominciò a frequentare lo storico Caffè Garibaldi. Dalle note correlate all’elenco delle opere redatto dallo scultore si evince che la fusione del busto in bronzo fu pagata 2000 lire dallo stesso Svevo. Negli anni Cinquanta il Circolo della Cultura e delle Arti di Trieste donò il bronzo alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Trieste.
Gregorat Susanna, Coslovich Barbara, La scultura. Museo Revoltella Galleria d'arte moderna, Trieste, 2022, p.231