Frammento di sarcofago in legno, del tipo a fondo giallo, dall'Egitto

ambito culturale: Antico Egitto

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Oggetto
Sarcofago/ frammento
Inventario
12009
Collocazione
Civico Museo d'Antichità “J.J. Winckelmann”; Sala scrittura nell'antichità
Acquisizione
Donazione; de Pollo, G.; 1885/05/21
Cronologia
1070 a.C. - 945 a.C.
Dimensioni
cm; altezza 16; larghezza 37,5; profondità 4,5
Materia e tecnica
Legno/ stuccatura/ pittura
Conservazione
Buono

Frammento in legno di sicomoro stuccato e dipinto asportato dal fianco sinistro di un sarcofago antropoide, all’altezza della spalla. In base al caratteristico fondo giallo è possibile proporre una datazione alla XXI dinastia (1070-945 a.C.) ed è probabile la provenienza tebana. Il lato esterno presenta nella parte superiore un fregio a trattini verticali, sopra il quale doveva forse trovarsi una riga di iscrizione che correva lungo tutto il fianco del sarcofago; sotto il fregio, invece, vi sono tre scene alternate a colonne di geroglifici, tutte mancanti della parte inferiore. Nella prima scena a sinistra si vede l’anima del defunto a forma d’uccello con testa umana (ba) tra offerte di vasi, rotoli di papiro e un pane rotondo. Sopra di esso ci sono due brevi colonne di segni geroglifici senza senso, che fungono da riempitivo. Dietro la scena si vede l’inizio di due colonne di testo non complete, il cui testo recita: "Parole dette dalla Signora di tutte le terre … | cielo che è nell’Occidente, … parole divine …". Nella seconda scena, in basso, vi è la figura femminile, troncata al busto, della dea dell’Occidente (con il suo simbolo in capo), la quale forse era raffigurata seduta in trono. Sopra, il ba del defunto preceduto da un ankh, sotto il quale sono il pilastro ged segno di stabilità e il simbolo shen dell’eternità, che vengono a trovarsi di fronte al volto della dea. Dietro al ba pochi segni geroglifici costituiscono la probabile continuazione della colonna immediatamente a destra, mancante anch’essa della parte inferiore e con lettura a partire da destra. Ciò che ancora si legge è: "Parole dette da Osiride, signore dell’eternità …". Ancora più a destra un’altra colonna di testo speculare, con lettura da sinistra: "Parole dette da Osiride…". Segue poi una figura, anche se poco visibile, del dio Anubi a testa di sciacallo con la doppia corona dell’Alto e Basso Egitto, davanti e sopra alla quale si trovano quattro colonne di testo con lettura da destra a sinistra. Il testo è: "Parole [dette da] Anubi, preposto … | che è nella tenda divina del ritualista capo … | … Occidente …". Sul retro del frammento (parte interna del sarcofago) si vedono due figure mummiformi, Amseti a testa umana e Hapi a testa di babbuino. Sopra le due figure i resti di quattro colonne di testo di cui nelle prime due non è visibile alcun carattere, mentre nella terza e nella quarta si intravede qualche segno, e l'unica parola leggibile è "Onnophris".

Bibliografia

Collezione egizia del Civico Museo di Storia ed Arte di Trieste, a cura di Franco Crevatin, Marzia Vidulli Torlo, con testi di Susanna Moser e dei soci della Casa della Vita, Trieste, Comune di Trieste, 2013, cat. 4.6

Collezione egizia del Civico museo di storia ed arte di Trieste, a cura di Franco Crevatin e Marzia Vidulli Torlo, Trieste, Civici Musei di Storia ed Arte, 2013, cat. 4.6
Consulta OPAC BiblioEst SBN

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