Statua in legno di divinità femminile in trono, dall'Egitto

ambito culturale: Antico Egitto

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Oggetto
Statua
Inventario
12013
Collocazione
Civico Museo d'Antichità “J.J. Winckelmann”; MAW Sale egizie
Acquisizione
Deposito; Civico Museo Zoologico Ferdinando Massimiliano; 1874/10/31
Cronologia
332 a.C. - 30 a.C.
Dimensioni
cm; altezza 40; larghezza 10; profondità 19
Materia e tecnica
legno/ doratura
Conservazione
Buono

La dea siede su un trono cubico privo di spalliera, decorato solo lateralmente da due riquadri a sottosquadro lisci. Poggia su una base sagomata non originale, che presenta un lungo canale rettangolare in cui è incassato il “perno” originale eccezionalmente lungo e profondo, che longitudinalmente si estende sotto tutta la figura. Il piccolo volto dai lineamenti fini aveva occhi intarsiati (ora perduti) e piccola bocca con accenno al sorriso. Rimane un breve ma profondo incasso verticale rettangolare sulla fronte per l’inserimento dell’ureo. Sul capo la dea portava un ampio diadema del quale rimane solo un breve tratto del “modio” a tronco di cono rovesciato, in cui superiormente al centro è un foro rettangolare leggermente arrotondato, il quale serviva per la probabile inserzione delle corna bovine con disco solare. La parrucca era tripartita, con due bande sul petto e una ricadente sulla schiena, ed era realizzata in un altro materiale poiché la zona corrispondente è a sottosquadro (evidente sulle tempie, sul petto e sulla schiena). Un abito fascia la figura, lungo fino sotto i polpacci; le gambe sono affiancate, come i piccoli piedi; le braccia allineate al corpo e poggiate lungo le cosce. La mano sinistra è stesa con il palmo rivolto in basso, la destra chiusa a pugno e tenuta orizzontale. Sulla schiena, sotto la parrucca, è un foro circolare di cm 1 di diametro. La parte frontale delle gambe presenta una estesa fenditura verticale e un piccolo perno di restauro moderno. Manca il piede sinistro e il pezzo presenta poche altre scheggiature alle dita del piede destro, al naso e più ampie agli spigoli posteriori del trono. Tracce di doratura sono presenti soprattutto sul ventre.

Bibliografia

Ciampini, E., Roccati, A. (a cura di), Egitto. Dei, Faraoni, Uomini, catalogo della mostra Jesolo, Treviso 2018, p. 290

Collezione egizia del Civico Museo di Storia ed Arte di Trieste, a cura di Franco Crevatin, Marzia Vidulli Torlo, con testi di Susanna Moser e dei soci della Casa della Vita, Trieste, Comune di Trieste, 2013, p. 33 cat. 1.4

F. Tiradritti (a cura di), Pharaonic Renaissance, catalogo della mostra Cankarjev dom, Ljubljana 4 marzo - 20 luglio 2008, p. 188

F. Tiradritti (a cura di), Pharaonic Renaissance, catalogo della mostra Museum of Fine Arts, Budapest 8 agosto - 9 novembre 2008, p. 166.

Collezione egizia del Civico museo di storia ed arte di Trieste, a cura di Franco Crevatin e Marzia Vidulli Torlo, Trieste, Civici Musei di Storia ed Arte, 2013, p. 33 cat. 1.4
Consulta OPAC BiblioEst SBN

Pharaonic Renaissance : archaism and the sense of history : exhibition Cankarjev dom, 4th March - 20th July 2008, by Francesco Tiradritti, Ljubljana, Cankarjev dom kulturni in kongresni center, 2008, p. 188
Consulta OPAC BiblioEst SBN

Tiradritti Francesco, Pharaonic renaissance : Archaism and sense of history in ancient Egypt, Budapest, Museum of Fine Arts, 2008, p. 166
Consulta OPAC BiblioEst SBN

Egitto : dei, faraoni, uomini, a cura di Emanuele Ciampini, Alessandro Roccati, Treviso, Cultour Active, 2018, p. 290
Consulta OPAC BiblioEst SBN

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