Anfora campana a figure rosse. Lato A: tre fanciulle (di cui una alata); Lato B: due giovani ammantati a colloquio

; ambito culturale: Pittore di L.N.O., Bottega del Pittore CA, Officina di Cuma A. Produzione di Cuma

STAMPA pdf
Oggetto
Anfora a staffa
Inventario
1408
Collocazione
Civico Museo d'Antichità “J.J. Winckelmann”; Sala Magna Grecia MG1
Acquisizione
Acquisto; F. Petracco; 1904/02/16
Cronologia
330 a.C. - 300 a.C.
Dimensioni
cm; altezza 65,9; Diametro all'orlo 13,65; diametro all'attacco delle anse 14,1; diametro interno bocca 8,8; diametro all'attaccatura dello stelo 8,2
Materia e tecnica
Argilla/ a tornio/ ingobbiatura/ verniciatura
Conservazione
Buono; Integra. Si segnalano incrostazioni terrose di colore bruno su ansa e collo. La vernice risulta particolarmente sbiadita sulle sovradipinture del lato A, in particolare per quanto riguarda i volti delle figure a destra. Sul lato B la vernice bianca è quasi del tutto scomparsa.

Il vaso presenta un corpo ovoide con pareti cilindriche e spalla pronunciata e segnata da un listello a rilievo; il collo è lungo e dal profilo cilindrico, con imboccatura svasata e orlo estroflesso semplice. Il corpo del vaso poggia su un piede a disco semplice con un alto stelo. L'ansa sopraelevata presenta un foro per la sospensione. La vernice nera è opaca, uniforme e risparmia l'interno della bocca e dell'ansa, nonché due filetti, all'attaccatura del piede e a metà dello stesso; sono inoltre presenti estese sovradipinture in bianco e giallo-bruno, non solo per dettagli, ma anche per campiture più ampie. Il colore dell'argilla oscilla tra Munsell 7.5YR 7/6 (reddish yellow) e 2.5 YR 6/8 (light red). La composizione del lato A presenta tre figure femminili disposte su due piani; la figura in alto è alata, seduta su un elemento del paesaggio indicato solo da lievi tratti sovradipinti in bianco, molto sbiaditi. La fanciulla ha il volto di profilo a sinistra, il torso di tre quarti e le gambe accavallate all'altezza delle tibie; le grandi ali sono spiegate e ricche di dettagli decorativi: una fila di punti bianchi sull'orlo superiore, una prima fila di penne in nero e una se-conda in bianco, resa con una serie di tratti paralleli di lunghezza differente. Porta i capelli, dipinti in bianco e dettagliati in giallo-bruno, così come la pelle, raccolti in uno chignon sulla nuca, con riccioli che ricadono sulle tempie. Il lungo chitone, naturalisticamente drappeggiato, è cinto sotto al costato da una cintura decorata da punti bianchi; bianco-gialli sono anche i piedi, probabilmente a rappresentare delle calzature. La figura in basso a sinistra è in posizione stante, con il volto di profilo a destra; il torso è frontale, la gamba destra portante, la sinistra leggermente flessa. I capelli, neri, sono corti e cinti da un serto, sovradipinto in bianco, con una catenella che sventola dietro la nuca. La figura veste ciò che sembra essere un lungo chitone, con un himation drappeggiato attorno al braccio sinistro. In questo caso la pelle non è bianca, indicando forse una figura maschile; i piedi invece sono dipinti in bianco, probabilmente a segnalare delle calzature. Nella mano destra regge una fronda a forma di spiga, sovradipinta in bianco. A destra troviamo un'altra figura femminile seduta su un elemento del paesaggio appena accennato, analogamente alla figura alata in alto. Il volto è di profilo a sinistra, mentre il torso, di tre quarti, è rivolto verso destra; le gambe, corte rispetto al resto del corpo, sono flesse. I capelli sono anch'essi molto simili a quelli della figura alata, sovradipinti in bianco, dettagliati in giallo-bruno e raccolti in uno chignon. La pelle è completamente campita in bianco e i dettagli anatomici sono quasi del tutto scomparsi. La fanciulla è seminuda, soltanto la metà inferiore del corpo è drappeggiata da un mantello; ai piedi porta dei calzari. Tra le mani regge una tenia, sovradipinta in bianco. La scena è completata da una serie di elementi paesaggistici come la fronda all'estrema sinistra e il ciuffo d'erba tra le due figure in basso, entrambi sovradipinti in bianco. Vi sono inoltre alcuni riempitivi, tre fiori con dettagli in bianco (a sinistra della testa della figura stante, tra le due figure in basso e a destra della testa della fanciulla alata, in questo caso con catenella). Il lato B presenta una scena di dialogo tra due giovani ammantati: le due figure sono quasi speculari, perfetta-mente di profilo, con i capelli corti e cinti da una tenia. Dai mantelli, dalla sovradipintura bianca molto sbiadita, spuntano solo le teste e si può intuire la posizione delle gambe, una portante e l'altra flessa. L'himation della figura a sinistra presenta un orlo bordato di nero. Una serie di rapidi tratti arcuati e di punti in bianco-giallo fa da piano di appoggio alle due figure. Come riempitivo compaiono, sempre specularmente, in alto due fiori con catenella, analoghi a quelli del lato A, altri due fiori molto stilizzati e, al centro, una tenia, con un orlo bianco molto sbiadito; sempre al centro, in basso, un cerchio. I motivi accessori includono, sul collo, una serie di linguette verticali nere ad imitazione di una baccellatura e, sul-la spalla, un fregio a onde marine destrorse tra due filetti risparmiati. Sotto alla decorazione principale, un analo-go motivo a onde marine tra due filetti risparmiati. I lati del vaso presentano un intricato motivo a girali (quattro, in una fila verticale al centro), foglie e palmette ai lati. Si è conservata sul collo l'etichetta recante la data di acquisizione da parte del museo: «16 febbraio 1904». L'attuale numero di inventario generale è scritto sotto al piede.

L'anfora è attribuita da Trendall allo stile di Cuma, officina del Pittore C.A. e al Pittore di L.N.O. o Nostell

Bibliografia

F. JARC, La ceramica dipinta di produzione campana del Museo d'Antichità ‘J.J. Winckelmann' di Trieste, Tesi di laurea, relatore prof. Ludovico Rebaudo, Università degli Studi di Udine, A.A. 2017/2018, p. 43-46, tav. 3.17, 3.18

A.D. TRENDALL, The red-figured vases of Lucania Campania and Sicily, I-II, Oxford, Clarendon Press, 1967, p. 481, nr. 294

Jarc, Federico, La ceramica dipinta di produzione campana del Museo di antichità J. J. Winckelmann di Trieste, tesi di Laura triennale in Archeologia greca e della Magna Grecia, Università di Udine, a.a. 2017/2018, tav. 3.17, 3.18

Trendall, Arthur Dale, The Red-figured vases of Lucania, Campania and Sicily, vol. I, Oxford, Clarendon Press, 1967, p. 481, nr. 294
Consulta OPAC BiblioEst SBN

stampa