Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
; ambito culturale: Pittore Astarita; Stile di Avella, Gruppo AV II, Bottega del Pittore della Libagione. Produzione Capua II.
Il corpo dell'anfora è ovoide, allungato e rastremato verso il basso e poggia con un corto stelo, su semplice piede a disco con listello. Il collo, lungo e cilindrico, ha profilo leggermente concavo e orlo estroflesso, con labbro ripiegato, a prospetto trapezoidale e con modanatura. Le anse a bastoncello sono impostate verticalmente tra la spalla e il collo del vaso, poco sotto l'orlo. La vernice nera, opaca, risparmia l'interno e il retro delle anse, un filetto all'attaccatura dello stelo e lo spigolo del piede ed è stesa anche all'interno del collo; risulta leggermente diluita sul lato A e in maniera più evidente sul lato B, in particolar modo sul piede. Sono molto abbondanti le sovradipinture in bianco e giallo. Il colore dell'argilla varia tra Munsell 5YR 6/4 (light reddish brown) e 2.5YR 5/6 (red). Sul lato A troviamo una scena di saluto ad un guerriero italico: a sinistra una fanciulla stante, di profilo a sinistra, con la gamba destra portante e la sinistra a riposo, leggermente flessa; la pelle è resa con sovradipintura bianca. Porta i capelli raccolti in un sakkos, ornato con un diadema, reso in giallo, così come il bracciale che porta al brac-cio sinistro; completano gli ornamenti una semplice collana resa con trattini neri e un cinturone decorato. La fan-ciulla è vestita di un lungo chitone, decorato all'orlo inferiore con due punti gialli e che copre quasi del tutto le forme del corpo, e di una mantellina, sorretta con la mano destra. Il braccio sinistro, proteso verso il guerriero a destra, regge una patera, sovradipinta in giallo, con un'offerta, forse un fiore. Il guerriero a destra, stante, è di profilo a sinistra, verso la fanciulla, con la gamba destra a riposo, leggermente flessa, la sinistra portante. In testa porta un elmo attico crestato e piumato; l'armamento, di tipo italico, è completato da cinturone e knemides, il tutto reso in bianco-giallo, a imitazione del bronzo. Veste una corta tunica di tipo italico, con maniche corte e orlo inferiore arrotondato, decorata con trattini e linee a uncino. Si appoggia con il braccio destro alla lancia, mentre al braccio sinistro porta l'hoplon, bianco con il bordo segnato da una linea e decorato con un motivo radiato in giallo; inoltre, visibile sotto lo scudo, penzola un drappo. La scena è completata da diversi riempitivi: in alto a sinistra un pinax, con bordi sovradipinti in bianco e, poco più a destra, un semicerchio pendente in bianco-giallo; tra le due figure, una palla a spicchi gialli. A sinistra della fanciulla, due semplici motivi floreali bianchi e in basso a destra, dietro ai piedi del guerriero, una foglia con un fiore. Il lato B presenta una scena di dialogo tra due giovani stanti semiammantati; il giovane a sinistra ha il volto di pro-filo a destra e il torso, del quale vediamo parte della schiena, di tre quarti, la gamba destra portante e la sinistra a riposo, leggermente flessa. Porta i capelli corti, cinti da una fascetta sovradipinta in bianco, e porta l'himation sulla spalla sinistra, lasciando scoperti il torso fino alla vita, la spalla e il braccio destri; con la mano destra regge un serto, sovradipinto in bianco. L'altro giovane, perfettamente di profilo a sinistra, porta anch'egli una fascetta bianca in fronte, ma l'himation gli lascia scoperte entrambe le spalle ed è retto dal braccio sinistro, coperto. Il personaggio si sorregge con il braccio destro ad una lancia, la cui punta è resa con sovradipintura gialla. In questo caso è stato rappresentato anche il terreno, come una fascia irregolare risparmiata. A fare da riempitivo, un ele-mento semicircolare pendente tra i due giovani, decorato con due file concentriche di puntini, bianchi e neri, e un fiore a quattro petali, bianchi. I motivi accessori includono un motivo a finta baccellatura pendente dal labbro che si estende fin all'attaccatura del collo, che presenta una decorazione a palmette, inscritta quella sul lato A. Segue, sulla spalla del vaso, un tralcio di alloro sinistrorso, che si ferma all'attaccatura delle anse, risparmiata e cerchiata di nero. Sotto le anse, un complesso motivo vegetale con girali fogliati e palmette, arricchito da punti bianchi e sovradipinture; sotto ai motivi figurati, un fregio a finta baccellatura, reso con trattini paralleli, imitato da una coppia di filetti a risparmio.
F. JARC, La ceramica dipinta di produzione campana del Museo d'Antichità ‘J.J. Winckelmann' di Trieste, Tesi di laurea, relatore prof. Ludovico Rebaudo, Università degli Studi di Udine, A.A. 2017/2018, p. 36-38, tav 3.11, 3.12
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A.D. TRENDALL, The red-figured vases of Lucania Campania and Sicily, I-II, Oxford, Clarendon Press, 1967, p. 400, nr. 270
Jarc, Federico, La ceramica dipinta di produzione campana del Museo di antichità J. J. Winckelmann di Trieste, tesi di Laura triennale in Archeologia greca e della Magna Grecia, Università di Udine, a.a. 2017/2018, p. 36-38
Todisco Luigi, La ceramica a figure rosse della Magna Grecia e della Sicilia, Roma, L'Erma di Bretschneider, 2012, p. 331, 587 nota 6959
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