Hydria campana a figure rosse. Lato A: scena di offerta presso un monumento funerario

; ambito culturale: Pittore della Libagione, Gruppo AV II, , Stile di Avella, produzione di Capua II

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Oggetto
Hydria
Inventario
1814
Collocazione
Civico Museo d'Antichità “J.J. Winckelmann”; Sala vasi greci Vetrina forme
Acquisizione
Acquisto; F. Petracco; 1903
Cronologia
360 a.C. - 330 a.C.
Dimensioni
cm; altezza 41,4; Diametro piede 11,7; diametro orlo 15,9; diametro massimo 29,9
Materia e tecnica
Argilla/ a tornio/ ingobbiatura/ verniciatura
Conservazione
Buono; Integro, sono presenti lievi incrostazioni terrose di colore grigio-bruno, in particolare su collo e piede; le anse presentano graffi e crettature della vernice nera, mentre le sovradipinture sono particolarmente ben conservate.

Il corpo del vaso è ovoide, con spalla ben rilevata e alto collo dal profilo convesso; l'orlo è ampio, con modanatura a listello sullo spigolo e ampio labbro aggettante verso il basso. Il vaso poggia su un piede a disco con modanatura a cavetto, collegato al corto stelo da un elemento a scozia. Le anse orizzontali sono a bastoncello, impostate orizzontalmente poco sotto la spalla e fortemente incurvate verso l'alto; l'ansa verticale, anch'essa a bastoncello, si imposta verticalmente tra la spalla e la metà del collo. La vernice nera è opaca e copre anche l'interno della bocca; risparmia invece il labbro e una fascia sotto ad esso, l'interno, il retro e la base delle anse, lo spigolo del piede e la modanatura tra piede e stelo. Molto presenti sono le sovradipinture in bianco, giallo e marrone. Il colore dell'argilla va da Munsell 5YR 6/4 (light reddish brown) a 5YR 4/6. La scena figurata del lato A rappresenta una scena di offerta funeraria officiata da tre figure, due femminili e una maschile, attorno ad un monumento con colonna. Tutte le figure, disposte su due piani, presentano un piano di appoggio reso con una fila di punti in sovradipintura bianca. La qualità dei dettagli, dell'anatomia e dei drappeggi degli abiti è molto elevata. Sulla destra troviamo un giovane nudo, stante, con il volto di profilo a destra; i capelli, corti, sono cinti da una te-nia o un diadema, sovradipinto in giallo. Il torso è di tre quarti e il peso poggia sulla gamba sinistra, di profilo, mentre la destra, con il piede frontale, è leggermente flessa e a riposo. La figura, probabilmente rappresentante un guerriero, si appoggia a destra alla lancia, mentre attorno al braccio sinistro è drappeggiato, con molte pieghe, un himation. La figura femminile in alto a destra è seduta, perfettamente di profilo a destra, ma con il volto rivolto invece a si-nistra, verso il monumento funerario. Porta i capelli raccolti in un sakkos decorato da un diadema e dal quale sfugge una ciocca di capelli. È riccamente ingioiellata e porta, oltre al diadema, una collana di perle, orecchini con pendente e bracciali, il tutto sovradipinto in giallo, ad indicare il metallo prezioso; indossa un lungo chitone con molte pieghe, che lascia intravedere il braccio destro, e porta delle calzature. Sulle ginocchia regge una cista, ab-bondantemente decorata con punti sovradipinti in giallo, che apre con la mano destra, l'unica visibile. Sotto è rappresentata un'altra fanciulla, incedente verso sinistra, con il volto di profilo, dai corti capelli cinti da un diadema di perle sovradipinte in giallo; il torso è di tre quarti, le gambe entrambe flesse, la destra più avanzata. Il lungo chitone, fittamente pieghettato, è fermato sulle spalle e sulle braccia da spille rese come punti bianco-gialli, così come gli orecchini con pendente e la collana. Il braccio destro è disteso lungo il corpo e in mano regge un serto, sovradipinto in bianco-giallo, mentre con la sinistra regge una cista decorata, analoga a quella della fanciulla sopra di lei, con sovradipinture in marrone e bianco-giallo. Il monumento è composto da un basamento sormontato da una colonna ionica con capitello ed echino, comple-tamente sovradipinti in bianco e con dettagli in marrone e giallo; tra di essi, una tenia annodata alla metà supe-riore della colonna. Un'altra tenia, risparmiata, in rosso, è annodata poco più in alto e una terza, dipinta in nero, è posta sul basamento, bloccata dal peso di due anfore pseudo-panatenaiche, appoggiate ai piedi della colonna. Le anfore hanno forma ovoide, fortemente rastremata verso il basso, con alto orlo dal profilo trapezoidale, anse impostate tra spalla e parte alta del collo; il piede è tronco-conico. Il collo, la spalla e la parte bassa del corpo sono evidenziate da coppie di linee nere orizzontali. Dal piede di ogni anfora parte un'altra sottile tenia gialla e un'altra è appesa tra le anse; alla base della colonna è sovradipinta in giallo probabilmente un'offerta. A sinistra del monumento è dipinto probabilmente un accenno di paesaggio sassoso, in rosso e bianco. La scena è arricchita da alcuni riempitivi: in alto a sinistra un pinax, con un'ombreggiatura nera e i bordi rilevati con il bianco, e quattro phiàlai appese (a destra della testa del giovane, ai suoi piedi, a sinistra della fanciulla in-cedente, e ai piedi del monumento), sovradipinte in bianco ad indicare il metallo, ad eccezione di quella alla base del monumento, nera. A destra della fanciulla incedente, un motivo floreale stilizzato reso usando punti sovradipinti in bianco e, in basso, quella che sembra un'altra phiale, in rosso risparmiato e con punto nero centrale. Il lato B è dominato da una grande palmetta inscritta, fiancheggiata da due elaborati motivi vegetali composti da girali fogliati e palmette, che si estendono fin sotto le anse, con un'ulteriore palmetta, orizzontale, inscritta in un tralcio fogliato. A destra della palma centrale è dipinto anche un riempitivo circolare. Le decorazioni accessorie includono anche, sul labbro, un motivo a finta baccellatura resa con lineette nere verticali e, sul collo, un fregio a palmette con bacche con sotto un filetto risparmiato. Sotto al motivo decorativo principale corre un fregio a onde marine destrorse tra due filetti risparmiati. Sul corpo del vaso, dietro l'ansa verticale, si conserva una vecchia etichetta, recante la data di acquisizione da parte del museo (“2 dicembre 1903”); l'attuale numero di inventario generale è invece scritto all'interno del collo.

Bibliografia

F. JARC, La ceramica dipinta di produzione campana del Museo d'Antichità ‘J.J. Winckelmann' di Trieste, Tesi di laurea, relatore prof. Ludovico Rebaudo, Università degli Studi di Udine, A.A. 2017/2018, p. 53-56, tav. 3.27, 3.28

A.D. TRENDALL, The red-figured vases of Lucania Campania and Sicily, I-II, Oxford, Clarendon Press, 1967, pag. 407 n. 313

Jarc, Federico, La ceramica dipinta di produzione campana del Museo di antichità J. J. Winckelmann di Trieste, tesi di Laura triennale in Archeologia greca e della Magna Grecia, Università di Udine, a.a. 2017/2018, p. 53-56

Trendall, Arthur Dale, The Red-figured vases of Lucania, Campania and Sicily, vol. I, Oxford, Clarendon Press, 1967, pag. 407, n. 313
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