Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
ambito culturale: Arte greca
Stele funeraria attica con defunta seduta su sgabello nell'atto di accomiatarsi da un uomo e una donna. Stele rettangolare a naiskos, o Edicola funebre, rappresentata dall’architrave a sima liscia (sulla quale è stata incisa un’iscrizione greca) sormontata da antefisse di cui se ne conservano 7, a indicare un tratto del tetto. Entro una nicchia inquadrata da due pilastri piatti con semplice capitello si trovano tre figure a altorilievo. Una donna è seduta (su sedile a gambe tornite e basso cuscino) indossa un chitone sottile e un mantello che scende anche sulla sedia in pieghe piuttosto appiattite, ai piedi sandali dalla zeppa alta. Ella porge la mano nell’estremo saluto a un vecchio che ha capigliatura a ricci delineati e barba; è vestito di himation che gli copre la spalla sinistra e ai piedi indossa sandali; egli si appoggia con il braccio sinistro piegato sul bastone, mentre incrocia la gamba sinistra sulla destra, così da ripetere una posizione nota nell’arte classica, che accentua l’atmosfera patetica. Nello sfondo una donna di prospetto si rivolge anch’essa alla defunta; tiene le braccia incrociate, reggendo con la destra un lembo del mantello, che le copre entrambe le spalle. Sotto il seggio un cagnolino, forse simbolo di fedeltà, con testa sollevata e manto ricciuto reso con cura.
La stele fu registrata dall’accademia come: stele con iscrizione romana raffigurante Imeneo di Claudia Maratonia dinnanzi al dio Frigio, inapprezzabile per la sua perfezione. Si tratta di una stele di IV secolo a.C., con alcuni particolari che mostrano una rilavorazione (capigliatura dell’uomo e della seconda donna) così come l’inserimento dell’iscrizione d’epoca romana imperiale del II secolo d.C. con il nuovo nome della defunta seduta che saluta il padre. La testa della donna è di restauro settecentesco ed è simile a quella aggiunta al pezzo inv. 2213.
Kunz C., Museo Civico d’Antichità di Trieste, 1879, p. 46
Conze A., Die attischen Grabreliefs. Berlino 1893, p. 452 tav. CIII
Clairmont C.W., Classical Attic Tombstones, 1993, pp. 264-265, n. 3, 383c dove è errata la provenienza e la sua conoscenza solo dal 1879
Mainardis, Aliena saxa, Atti della Accademia nazionale dei Lincei, Roma 2004, p. 31-34 (con bil. Precedente commentata)
Messina Michela, Un episodio di collezionismo archeologico a Trieste nel primo ‘800 e gli interventi di Sigismondo Dimech, in Atti CMSA n. 18 (2001), p. 298
Il museo civico di antichità di Trieste: informazione di Carlo Kunz; con note illustrative del lapidario triestino di Carlo Gregorutti, Trieste, Tip. Balestra & C., 1879, p. 46
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BiblioEst
SBN
Die attischen Grabreliefs, herausgegeben im Auftrage der Kaiserlichen Akademie der Wissenschaften zu Wien von Alexander Conze, De Gruyter, Berlin, 1922, p. 452
Clairmont Christoph W.,Classical Attic Tombstones, Kilchberg, Akanthus, 1993
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