Cratere a calice lucano a figure rosse. Lato A: menade e satiro; Lato B: due giovani ammantati

Gruppo di Schwerin attribuito ; ambito culturale: Produzione lucana

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Oggetto
Cratere a calice
Inventario
1791
Collocazione
Civico Museo d'Antichità “J.J. Winckelmann”; Sala Magna Grecia MG1
Acquisizione
Acquisto; Petracco, Francesco; 1903/12/02
Cronologia
410 a.C. - 380 a.C.
Dimensioni
cm; altezza 24,6; diametro bocca 25,8; diametro piede 12,5
Materia e tecnica
Terracotta/ a tornio/ ingobbiatura/ verniciatura
Conservazione
Intero; Integro. Piccola crepa presso uno dei due attacchi dell'ansa destra.

Argilla color camoscio (7.5 YR 6/4 Munsell); vernice lucente, in alcuni punti diluita con qualche scalfittura; arrossamento in vaste zone per un'errata cottura, specialmente sul bordo interno dell'orlo, al centro della scena del cd. lato A e sul piede. Il vaso presenta una larga imboccatura con orlo estroflesso distinto e labbro arrotondato; il corpo svasato poggia su un piede troncoconico con corto stelo. Presenta alte anse a bastoncello, impostate sul ventre e incurvate verso l'alto. Decorazione del lato A: è raffigurata una menade inseguita da un satiro.La menade, con le braccia leggermente piegate, corre verso sinistra guardandosi dietro; porta i capelli raccolti sulla nuca racchiusi da una sottile fascia, è vestita con un lungo chitone coperto da hymathion che svolazza per la corsa. Il satiro, rappresentato nudo con coda ed orecchie equine, corre a sua volta verso sinistra, e sembra spostarsi sulle punte dei piedi, mentre regge con la mano sinistra un elemento vegetale. Decorazione del lato B: sono raffigurati due giovani ammantati a colloquio, ritratti stanti e di profilo, l'uno di fronte all'altro e rivolti verso il centro della scena. Entrambi hanno il baricentro spostato all'indietro con il peso che poggia su una sola gamba, mentre l'altra è leggermente piegata, a riposo. Il giovane a sinistra si appoggia con il braccio destro, libero dall' hymathion, a un bastone. Tra i due, in alto sullo sfondo, una tenia appesa. La decorazione accessoria esterna è costituita, sotto il labbro, da un tralcio di foglie di olivo, incorniciato da due fasce risparmiate, di cui quella superiore è incastonata all'interno di una sottile modanatura. La parte sottostante le scene figurate, inoltre, è arricchita da un meandro interrotto da quadrati in cui sono inscritti una croce di S. Andrea e quattro trattini. Una sottile fascia risparmiata decora il bordo superiore dello spessore del piede. La zona tra gli attacchi delle anse e la parte interna delle anse sono risparmiate. All'interno si notano due fasce risparmiate, di cui la prima - sottile - corre lungo il punto in cui si imposta l'orlo; l'altra, più spessa, si trova all'altezza del punto in cui, sulla parete esterna, comincia la scena figurata.

Bibliografia

Bellinato Anna Chiara, La ceramica lucana a figure rosse del Civico Museo di Storia ed Arte di Trieste, studio preliminare, tesi di laurea Università di Udine e Università di Trieste, relatore prof. L. Rebaudo, a.a. 2016/2017

Trendall, A.D., The Red-figured vases of Lucania, Campania and Sicily, vol. I, Oxford 1967

Bellinato Anna Chiara, La ceramica lucana a figure rosse del Civico Museo di Storia ed Arte di Trieste, studio preliminare, tesi di laurea Università di Udine e Università di Trieste, relatore prof. L. Rebaudo, a.a. 2016/2017, Pp. 53-55

Trendall, Arthur Dale, The Red-figured vases of Lucania, Campania and Sicily, vol. I, Oxford, Clarendon Press, 1967, p.68 n. 338
Consulta OPAC BiblioEst SBN

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