Hydria campana a figure rosse con scena dionisiaca attorno ad un monumento funerario

Pittore di Capua, produzione Capua II attribuito

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Oggetto
Hydria
Inventario
1810
Collocazione
Civico Museo d'Antichità “J.J. Winckelmann”; Sala Magna Grecia MG1
Acquisizione
Acquisto; Francesco Petracco; 1903/12/06
Cronologia
360 a.C. - 330 a.C.
Dimensioni
cm; altezza 40,4; larghezza 27,8; diametro bocca 15,46
Materia e tecnica
Terracotta/ a tornio/ ingobbiatura/ verniciatura
Conservazione
Intero; Al vaso sono stati riattaccati due frammenti dell'ansa destra; la vernice nera presenta numerose crettature, ad esempio in corrispondenza della base dell'ansa verticale. Sono inoltre presenti diffuse incrostazioni terrose.

Il corpo del vaso è ovoide, con spalla ben rilevata e alto collo dal profilo convesso; l'orlo è ampio, con modanatura a listello sullo spigolo e ampio labbro aggettante verso il basso, con profilo ad echino rovesciato. Il vaso poggia su un piede ad echino con listello superiore unito da una scozia ad un corto stelo composito, moda-nato a cavetto e con elementi ad echino rovesciato. Le anse orizzontali sono a bastoncello, impostate orizzontal-mente poco sotto la spalla e fortemente incurvate verso l'alto; l'ansa verticale, anch'essa a bastoncello, si impo-sta verticalmente tra la spalla e la metà del collo. La vernice nera è piuttosto lucida e risparmia una serie di filetti ad evidenziare le rientranze dello stelo, oltre che la superficie del corpo del vaso dietro le anse; la parte supe-riore dell'orlo risulta risparmiata, mentre l'interno del collo è nero. Sono inoltre presenti estese sovradipinture bianche e gialle e il colore dell'argilla è in molti casi rinforzato da vernice rossa. Il colore dell'argilla oscilla tra Munsell 5YR 6/4 (light reddish brown) e 10R 4/6 (red). Il lato A presenta una scena dionisiaca attorno ad un monumento funerario; a sinistra un satiro che incede verso destra con le punte dei piedi, quasi stesse danzando. Il volto è di profilo a destra, i capelli corti cinti da una tenia, sovradipinta in giallo. Anche il resto del corpo, nudo, è di profilo, con la gamba destra avanzata; la coda equina, con i crini resi tramite sottili linee nere parallele, parte dalla parte bassa della schiena della figura. Il braccio de-stro, rivolto all'indietro, regge un tirso, con i dettagli della sommità sovradipinti in bianco, mentre il braccio sini-stro, flesso e rivolto in avanti, regge un tamburello. A tracolla indossa una bandoliera di perle, poco distinguibili, sovradipinte in giallo. La figura a destra è una menade, con il volto di profilo a sinistra, i capelli avvolti in un sakkos ornato da perline bianche, così come lo sono gli orecchini con pendente, la collana di perle e i bracciali. Il torso è frontale, come la gamba sinistra; la gamba destra, di profilo, è portante e flessa, conferendo una posa incedente verso destra. La fanciulla è vestita di un lungo chitone, fermato alle spalle, cinto in vita e decorato con una fascia nera verticale, e indossa delle calzature ornate da una fila di punti bianchi. Il braccio destro è proteso verso sinistra, leggermente flesso, e regge un serto sovradipinto in giallo; con il sinistro regge una cista con offerte, decorata in bianco con fasce orizzontali e file di punti. Tra le due figure troviamo un monumento funerario, composto da una colonna ionica con base a due gradoni, quello più basso con lo spigolo superiore evidenziato in bianco e decorato da una fila di punti, anch'essi in bianco. La colonna è interamente sovradipinta in bianco, con i dettagli del capitello resi in giallo; svetta sulla sommità un trofeo, bianco con sovradipinture gialle ad impreziosirne la superficie, con ai lati due ali spiegate, con solo la fila più esterna di penne in bianco. Compaiono inoltre un fiore a quattro petali con sovradipinture, posto tra il satiro e la colonna, e un elemento vegetale stilizzato, all'estrema destra della scena. Sulla spalla, separati dalla scena principale da un filetto risparmiato che corre tutto attorno al vaso, due animali affrontati in posa araldica, un leopardo e un grifone. Il leopardo è perfettamente di profilo, con la zampa anteriore sinistra sollevata, la coda fortemente arcuata, con l'estremità a tre punte tra le zampe posteriori e il corpo completamente ricoperto da pois neri. Il grifone è specularmente di profilo e con la zampa anteriore destra sollevata; il becco è spalancato, la cresta con quattro punte impreziosita da sovradipinture bianche. Soltanto l'ala destra è visibile e tocca il motivo decorativo accessorio del collo: molto dettagliata, presenta quattro file di penne, le ultime più lunghe, e file di puntini neri e bianchi. Dietro al leopardo troviamo un riempitivo floreale stilizzato, rotondo e decorato da punti neri. Sotto le anse, due volti femminili, pressoché simmetrici sui due lati del vaso, se non per una decorazione lieve-mente diversa del sakkos; sono di profilo, visibili fino all'attaccatura delle spalle, con i capelli raccolti nel sakkos, decorato con punti neri e perline bianche, ma con un ciuffo di capelli neri e ricci che ne fuoriesce, coprendo l'orecchio. Gli ornamenti includono orecchini con pendente triangolare e una collana di perle, tutti sovradipinti in bianco. Sopra le teste, un riempitivo formato da un cerchio rosso, orlato di bianco e con un punto nero al centro. La decorazione accessoria è composta da un fregio ad ovuli e gusci intervallati da punti sul labbro, una finta bac-cellatura tra due filetti risparmiati sul collo e un fregio ad onde marine sinistrorse sotto il motivo figurato princi-pale, tra due fasce risparmiate. Gli attacchi delle anse orizzontali sono risparmiati e ornati da una fila di punti. Il retro è occupato da una grande palmetta, con ai lati fiori a campanula con lungo stelo con foglie e girali; ogni fio-re porta alla base alcune foglie arrotondate e un riempitivo floreale a quattro petali con punto centrale sovradi-pinto in bianco. Sulla spalla, ai lati dell'ansa verticale, compare un altro motivo vegetale stilizzato, composto da foglie e girali.

Bibliografia

Jarc Federico, La ceramica dipinta di produzione campana del Museo d'Antichità 'J.J. Winckelmann' di Trieste, Tesi di laurea, relatore prof. Ludovico Rebaudo, Università degli Studi di Udine, A.A. 2017/2018, p. 50-53, tav. 3.23, 3.24, 3.25, 3.26

Trendall A.D., The red-figured vases of Lucania Campania and Sicily, I-II, Oxford, Clarendon Press, 1967, pag. 366 n. 22

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