Kalpis lucano a figure rosse con menade e due giovani

Officina del Pittore di Creusa ; ambito culturale: Produzione lucana

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Oggetto
Kalpis
Inventario
16409 S.420
Collocazione
Civico Museo d'Antichità “J.J. Winckelmann”; Sala Magna Grecia MG1
Acquisizione
legato; Sartorio; 1910
Cronologia
410 a.C. - 380 a.C.
Dimensioni
cm; altezza 36,9; larghezza 35,5; diametro bocca 14,2; diametro piede 10,8
Materia e tecnica
Terracotta/ a tornio/ ingobbiatura/ verniciatura
Conservazione
Intero; Integro. Il vaso presenta solo piccolissime scalfitture su tutta la superficie; inoltre sono presenti anche delle piccole incrostazioni bianche sullo spessore del labbro e su quello del piede.

Argilla giallo rossastra (7.5 YR 6/6 Munsell); vernice lucente, di ottima qualità e ben conservata. Solo in alcuni punti si rilevano delle scalfitture e la presenza di alcune zone in cui la vernice appare diluita con qualche conseguente piccolo difetto di cottura. Il vaso presenta una stretta imboccatura con orlo a tesa e labbro arrotondato; un corpo globulare, leggermente rastremato verso il fondo, che poggia su uno stretto piede a disco con cortissimo stelo, il quale presenta una sottile modanatura proprio nel punto di stacco con il piede. Il vaso presenta due anse a bastoncello impostate orizzontalmente e leggermente piegate verso l'interno. La terza ansa, sempre a bastoncello, è invece verticale ed è impostata tra orlo e spalla. Decorazione del lato A: è raffigurata una menade con volto di profilo verso sinistra e corpo e gambe di tre quarti, intenta ad accarezzare con la mano destra una colomba tenuta da una figura maschile a sinistra. La mano destra, invece è delicatamente appoggiata sul fianco. Porta i capelli raccolti sulla nuca e tenuti fermi con una benda ed è vestita con un chitone smanicato, stretto alla vita e ricco di drappeggi che segnano le linee del corpo. Su entrambi i lati della figura femminile sono raffigurati due uomini con i capelli corti, ritratti di prospetto e stanti, coperti da un mantello che ricade dietro le spalle. Il giovane a destra regge con la mano sinistra la colomba, mentre quello a destra si appoggia con il braccio sinistro ad un tirso. Sulla spalla del vaso, da questo lato, è infine incisa la scritta H HPA, “la [dea] Era”, sicuramente aggiunta in seguito, forse nel XIX secolo. La decorazione accessoria è costituita da una fascia risparmiata che delinea la parte superiore dell'orlo e da una fascia con motivo a ovuli pendenti che decora lo spessore del labbro. Lo stesso motivo, inquadrato però da due filetti risparmiati, si ritrova nel punto di passaggio tra collo e spalla del vaso, sotto un tralcio di ulivo sormontato a sua volta da un filetto risparmiato. Sotto le scene figurate è presente un meandro alternato a quadrati con croce di S. Andrea inscritta e quattro trattini. Gli attacchi delle anse orizzontali sono decorati con una fascia baccellata, mentre la parte interna delle anse e lo spazio tra gli attacchi sono risparmiati, così come lo spessore del piede. L'ansa verticale, invece, è stata completamente verniciata. Infine, un sottile filetto graffito decora il punto di stacco tra ventre e piede.

Iscrizione
H HPA, “la [dea] Era”
Bibliografia

Bellinato Anna Chiara, La ceramica lucana a figure rosse del Civico Museo di Storia ed Arte di Trieste, studio preliminare, tesi di laurea Università di Udine e Università di Trieste, relatore prof. L. Rebaudo, a.a. 2016/2017

Trendall, A.D., The Red-figured vases of Lucania, Campania and Sicily, vol. I, Oxford 1967

Bellinato Anna Chiara, La ceramica lucana a figure rosse del Civico Museo di Storia ed Arte di Trieste, studio preliminare, tesi di laurea Università di Udine e Università di Trieste, relatore prof. L. Rebaudo, a.a. 2016/2017, pp. 85-88

Trendall, Arthur Dale, The Red-figured vases of Lucania, Campania and Sicily, vol. I, Oxford, Clarendon Press, 1967, p.90 n. 455
Consulta OPAC BiblioEst SBN

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