Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
ambito culturale: Arte romana
Statua di fanciullo stante di cui rimane solo la parte centrale del corpo, mentre sono andati perduti la testa, le gambe al di sotto del ginocchio e le braccia. La paffuta figura indossa una corta tunica di stoffa pesante che lascia scoperta la spalla sinistra e ricade in larghe pieghe. La posizione delle braccia, intuibile dalle parti conservate e grazie ai confronti con analoghe raffigurazioni, doveva essere con il braccio destro alzato e portato verso il volto e quello sinistro verosimilmente piegato in avanti. Il modellato è reso in modo rigido e frettoloso e la parte posteriore è lavorata ancora più sommariamente. E' difficile individuare il modello a cui questa statua rinvenuta nel teatro triestino si è ispirata tra le molte raffigurazioni di fanciulli in tunica: tra esse si distinguono due gruppi, quello raffigurante Ermes bambino o Arpocrate (in cui quest'ultimo è proprio caratterizzato dal braccio piegato che porta alle labbra il dito indice) e quello di allegoriche figure di genietti delle stagioni che recano come attributi fiori o animali. "La maggior parte delle copie sembra databile al II sec. d.C., mentre l'originale fu creato forse in età ellenistica, probabilmente nel corso del III sec. a.C.". La statua "per le sue dimensioni ridotte, avrebbe difficilmente trovato spazio nell'edificio scenico. E' quindi più probabile che la sua originaria collocazione fosse in una delle nicchie del pulpitum, dove un intento decorativo, caratteristico dei teatri romani, prevedeva l'inserimento di piccole figure statuarie"
Il teatro romano di Trieste. Monumento, storia, funzione, Istituto svizzero di Roma 1991, p. 100-102
Marzia Vidulli Torlo, Il Lapidario Tergestino al Castello di San Giusto, Rotary Club Trieste 2001, p. 87
Il teatro romano di Trieste: monumento, storia, funzione: contributi per lo studio del teatro antico, a cura di Monika Verzar Bass, Roma, Istituto svizzero, 1991, p. 100-102
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