Involucro in cartonnage del sacerdote incensatore del tempio di Amon, Pa-sen-en-hor, dall'Egitto

ambito culturale: Antico Egitto

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Oggetto
Cartonnage
Inventario
E1
Collocazione
Civico Museo d'Antichità “J.J. Winckelmann”; MAW Sale egizie
Acquisizione
Donazione; Vardacca, Ciriaco e Anastasio / Zizinia, Stamati; 1867/04/25
Cronologia
1070 a.C. - 715 a.C.
Dimensioni
cm; larghezza 50; lunghezza 200; validità circa
Materia e tecnica
Tela/ incollatura/ stuccatura/ pittura
Conservazione
Buono

L'involucro per la mummia è fatto in cartonnage, un materiale ottenuto dalla sovrapposizione di strati di stoffa di lino (o di papiro) incollati e pressati, la cui superficie poi veniva stuccata con gesso e dipinta; accuratamente tagliato probabilmente tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo per esporre la mummia che era al suo interno, ha ora una parte anteriore e una parte posteriore, la quale composta da due pezzi simmetrici longitudinali, uniti originariamente da legacci di fibra naturale, priva di testo e di figure. La parte superiore, invece, è riccamente decorata: il volto presenta una singolare espressione di bellezza e perfezione di modellato, la parrucca è a due bande che ricadono sul petto e sul collare usekh. Sul vertice del capo è raffigurato uno scarabeo. Il volto e parte del petto sono coperti da una sostanza apparentemente bituminosa di colore scuro. Al di sotto del collare si sviluppano diversi registri decorativi sovrapposti: - La dea Nut ad ali spiegate, accompagnata da due brevi iscrizioni geroglifiche che recitano "Behdety dio grande"; - Al centro il falco Horo, con disco solare in capo e ali spiegate, regge in ambedue gli artigli il simbolo shen dell’eternità e ha un cobra sulle ali. Sopra le ali, su ciascun lato, tre divinità funerarie mummiformi in piedi: a sinistra Ra a testa di falco, Amseti con testa umana e Hapi a testa di babbuino (dietro vi è un falco sopra uno stendardo dell'Occidente); a destra Atum, Kebehsenuf a testa di falco e Duamutef con testa di sciacallo; dietro ancora un airone su uno stendardo. Restano tracce dei nomi delle divinità funerarie in geroglifico; - Al centro vi è il feticcio di Abido, col disco solare alla base della corona atef e un serpente ureo con la corona dell’Alto Egitto; è fiancheggiato a destra dal dio Thot a testa di ibis, dalla dea Uto dalla testa leonina e dal corpo di serpente munito di ali, e dal simbolo dell'Occidente; a sinistra dal dio Horo a testa di falco, di nuovo la dea Uto alata e stavolta lo scettro sekhem. Tra le ali della dea compare un ariete su stendardo; - La barca celeste Henu, al centro, è collocata entro un naos e presenta uguali caratteristiche rispetto a quella del coperchio. Adorano la barca due dee inginocchiate su un basso podio: a sinistra la dea Iside "signora dell’Occidente", inginocchiata, e a destra Nefti "sorella del dio, signora dell’Occidente"; - Al centro della scena si erge il pilastro djed, qui identificato con Osiride in quanto porta la corona ated, lo scettro e il flagello, oltre che la mantellina che ricopre di solito le spalle di Osiride. L'identificazione è garantita anche dalla breve iscrizione geroglifica, che recita "Osiride, signore dell'eternità". Il pilastro è affiancato a sinistra da un ibis su uno stendardo davanti ad un genio mummiforme a testa di coccodrillo accucciato su un piedistallo, a destra da un falco su stendardo e un genio mummiforme a testa di falco. Le due brevi iscrizioni alle estremità chiariscono l'azione rappresentata: "Fare protezione sull'Osiride (= il defunto)". - La zona centrale del rialzo dei piedi è occupata da un testo geroglifico distribuito su tre colonne. Ai lati di quest'ultima è raffigurato uno sciacallo accucciato in mezzo a segni riempitivi, e con due differenti iscrizioni che lo identificano: a sinistra "Upuaut meridionale, guida delle Due Terre, seguace dell’Enneade di Osiride", a destra "Upuaut settentrionale, guida del cielo, seguace dell’Enneade di Horo".

Iscrizione
wsir fAj-snTr n pr-imn | pA-sn-n-Hr mAa-xrw sA anx-xnsw | mAa-xrw mwt mmy mAa-xrw "Il defunto sacerdote porta-incenso del tempio di Amon Pa-sen-en-hor, giustificato, figlio di Ankh-khonsu | giustificato e sua madre Memy, giustificata"
Bibliografia

Collezione egizia del Civico Museo di Storia ed Arte di Trieste, a cura di Franco Crevatin, Marzia Vidulli Torlo, con testi di Susanna Moser e dei soci della Casa della Vita, Trieste, Comune di Trieste, 2013, p. 92-106 cat. 4.4

M. C. Guidotti - F. Tiradritti (a cura di), L’uomo egizio, catalogo della mostra Museo del Territorio Villanovaforru (Ca) 19 dicembre 2003 - 19 giugno 2004, p. 158-159, 213

Collezione egizia del Civico museo di storia ed arte di Trieste, a cura di Franco Crevatin e Marzia Vidulli Torlo, Trieste, Civici Musei di Storia ed Arte, 2013, p. 92-106 cat. 4.4
Consulta OPAC BiblioEst SBN

L'uomo egizio: l'antica civiltà faraonica nel racconto dei suoi protagonisti, a cura di Maria Cristina Guidotti e Francesco Tiradritti, Garbagnate Milanese, Anthelios, [2004], p. 158-159, 213
Consulta OPAC BiblioEst SBN

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