Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
Geiringer, Eugenio - architetto ; Righetti, Giovanni - architetto
1873
L'area di Piazza Unità su cui oggi sorge il Grand Hotel Duchi d'Aosta, ospitava già in tempi antichi piccole locande e alloggi per i viaggiatori: dall'"Hospitium Magnum" trecentesco, alla "Locanda del Porto" rinascimentale, restaurata e rifatta più volte. Nel Settecento venne ricostruita su terreno di proprietà comunale la "Locanda Grande", affidata dal Comune a osti e gestori temporanei, che per oltre un secolo fu il principale albergo cittadino ospitando, tra gli altri, gli imperatori Giuseppe II e Leopoldo II, la regina Maria Carolina di Napoli e l'ammiraglio Orazio Nelson. La locanda fu restaurata attorno al 1767 dall'architetto udinese Giovanni Fusconi. Nella Locanda Grande, l'8 giugno del 1768, fu assassinato l'archeologo e storico dell'arte J.J. Winckelmann, che vi alloggiava. Nel XIX secolo venne demolita la "Locanda Grande" e al suo posto, nel 1873, gli architetti Eugenio Geiringer e Giovanni Righetti realizzarono l'edificio attuale con funzione di albergo e ristorante. In origine si chiamava Hotel Garni, poi Vanoli gestito dall'albergatore Pietro Vanoli. Nel secondo dopoguerra l'albergo venne completamente restaurato e cambiò gestione, diventando Hotel Duchi d'Aosta.
L'immobile, in stile eclettico, si compone di quattro livelli fuori terra. La facciata principale, prospiciente Piazza dell'Unità, si presenta tripartita. Il pianoterra è caratterizzato da grandi aperture rettangolari. Il primo piano presenta paraste di ordine corinzio scanalate disposte a coppie che comprendono le aperture ad arco delle finestre. Tra le finestre sono interposte lesene con capitello corinzio. Un fregio con motivi floreali a rilievo conclude il primo piano sotto la cornice marcapiano aggettante. Il secondo e il terzo piano sono scanditi da paraste corinzie di ordine gigante disposte a coppie che includono due livelli di finestre. Le aperture del secondo piano, rettangolari, sono alternate a lesene con capitello ionico. Le aperture del terzo piano sono ad arco a tutto sesto. Un fregio floreale conclude le facciate. Mensole a volute con decorazioni vegetali sostengono lo sporto di linda. Sul tetto, circondato da una balaustra per tutto il suo perimetro, è collocato un gruppo scultoreo.
FREGI Fregi con motivi floreali e festoni nei riquadri sotto le finestre del secondo e terzo piano e nelle fasce decorative a conclusione del primo e del terzo piano. STATUE Il gruppo scultoreo collocato in cima all'edificio, raffigura Mercurio accompagnato da un puttino, una figura femminile e cornucopie ai lati. ISCRIZIONE Al centro della balaustra di coronamento sul tetto è collocato un riquadro con l'iscrizione MDCCCLXXIII, l'anno di costruzione dell'immobile. PARASTE Paraste scanalate con capitello corinzio. LESENE Lesene con capitello ionico a livello del secondo piano, con capitello corinzio a livello del primo e del terzo piano.
Compilato in data: 2005