Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
1870
L'edificio nella sua forma attuale è il risultato della ricostruzione attuata nel 1870 per Vincenzo Steffanutti, di una struttura precedente. Il progetto di ricostruzione reca solo la firma dell'ispettore edile Giuliuzzi. Nel 1871 l'immobile fu sottoposto a modifiche ad opera di Giuseppe Sforzi, in particolare vennero realizzati i lucernai sul tetto (ACT_3955). Antonio Tribel, nel 1884, cita questa casa come abitazione di Antonio Molini. In precedenza era stato di proprietà dei fratelli Francesco e Giuseppe Bidischini, quest'ultimo sacerdote. Recentemente restaurato, ospita attività commerciali e abitazioni.
L'edificio presenta una pianta rettangolare e due affacci, uno su via delle Beccherie e uno su via del Ponte. Il fabbricato,costituito da cinque piani fuori terra, è caratterizzato un balcone ad angolo ingentilito da una ringhiera in ferro battuto all'altezza del primo piano. Tutte le aperture dei piani superiori sono incorniciate da inquadrature in pietra e sormontate da un architrave lineare.
ELEMENTO ORNAMENTALE (esterno) Ringhiera in ferro battuto con motivi geometrici.
Compilato in data: 2005