Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
Arduino (Trieste, 20 luglio 1880-Tricesimo, 26 luglio 1946), figlio di Ruggero e nipote di Giovanni, è il terzo e ultimo rappresentante della dinastia centenaria di architetti. Dopo la maturità classica studia al Politecnico di Milano, conseguendo, nel 1904, il diploma di architetto civile. Dal 1905 collabora nello studio del padre, realizzando alcune opere di grande rilievo e risonanza, quali, la Scala dei Giganti, il Tempio israelitico e il palazzo della Riunione Adriatica di Sicurtà. Allo scoppio della Prima guerra mondiale, il giovane si trasferisce a Bologna, dove collabora con il Comitato per gli irredenti. Ritornato a Trieste, nel 1918, è incaricato della costruzione del Faro della Vittoria, che sarà inaugurato nel 1927. Tra gli anni Venti e Trenta si dedica all'allestimento delle motonavi Saturnia e Vulcania e costruisce palazzo Aedes, la sede della Banca d'Italia. Ricopre numerose cariche: è componente del curatorio del Museo Revoltella; presidente del Circolo artistico di Trieste; vicepresidente della Società degli ingegneri e architetti di Trieste; presidente dell'Associazione Nazionale Ingegneri e Architetti Italiani (ANIAI); membro della Commissione pubbliche costruzioni del Comune di Trieste; membro della Commissione provinciale per le antichità e le belle arti; commissario del Sindacato regionale architetti della Venezia Giulia e, successivamente, membro del direttorio nazionale. Dal 1936 trasferisce lo studio a Tricesimo, dove morirà, nel 1946, in seguito alle conseguenze riportate nell'investimento da parte di un automezzo alleato. I suoi lavori più famosi sono: la Scala dei Giganti (1905-1907), il Tempio Israelitico (1906-1912), il Palazzo della RAS (1910-1914), tutti e tre progettati con il padre, Villa Vianello in via Tigor 23 (1911), Centrale di smistamento a Opicina (1920), Banca d'Italia sede di Trieste (1921-1931), il Faro della Vittoria (1923-1927), di cui fu anche promotore, e il Palazzo Aedes (1924-1928). La sensibilità di Arduino Berlam lo porterà a donare al Comune di Trieste una grande varietà di documenti.
Pozzetto Marco, Giovanni Andrea, Ruggero, Arduino Berlam. Un secolo di architettura, Trieste, Lloyd, MGS, 1999
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SBN
Nicoloso Paolo, Rovello Federica, Trieste 1918-1954. Guida all'architettura, Trieste, MGS Press, 2005
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SBN
Sticotti Piero, L'Architetto Arduino Berlam, «La porta orientale», 11-12 (1952), Tip. Giuliana, Trieste, 1952
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SBN
Messina Michela, "Splendi e ricorda". Il Faro della Vittoria a Trieste, in "Atti dei Civici Musei di Storia ed Arte di Trieste", 19, 2002-2003, pp. 77-91
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SBN
Berlam Arduino, Gioachino Murat: Schizzo Storico, Stab. Tip. Livio Corsi, Monfalcone, 1911
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SBN
Diana Barillari, Architetti triestini in Friuli, Ruggero e Arduino Berlam a Tricesimo, in Tresesin: ad Tricensimum, dât dongje di Enos Costantini, Udine, Societât Filologjiche Furlane, 2011, pp. 441-456, pp. 441-456
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SBN
Le carte dell'artista. Prospettive di ricerca e valorizzazione degli archivi artistici dell'Isontino, a cura di Marina Dorsi e Luca Geroni, Monfalcone, Consorzio del Monfalconese, 2021, pp. 24-28