Fu tra i primi ad esercitare a Torino l'arte del dagherrotipo, per cui fu premiato all'Esposizione nazionale del 1850. Nel suo stabilimento si potevano reperire stereoscopi ed abbonarsi al periodico Rivista fotografica la Lumiere.
L'attività di Boglioni è segnalata a Torino già a partire dal 1839; lo studio fotografico fu aperto ufficialmente nel 1844 in Via Carlo Alberto 13.
Boglioni, pioniere della dagherrotipia, fotografo da studio e ritrattista, rispecchia il prototipo dell'artigiano fotografo torinese degli anni '50 dell'Ottocento: nel suo studio si potevano trovare apparecchi per stereoscopie e attrezzature rarissime, alcune inventate da lui stesso.
Nel 1850 ricevette la medaglia di rame all'Esposizione Nazionale dei Prodotti d'Industria di Torino insieme al fotografo Auguste Meylan; lo stesso Meylan, in società con Garcin, frequentava lo studio del Boglioni e ciò è attestato da un'etichetta tipografica applicata al verso del dagherrotipo da loro firmato ("dans le local de M.r Boglioni"). Nel 1856 Boglioni fondò una società con il figlio Filippo sino all'anno della sua morte nel 1859.
Bibliografia
Becchetti Piero, Fotografi e fotografia in Italia, 1839-1880, Roma, Quasar, 1978 Consulta OPAC
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