Schedario dell'Irredentismo

Archivio Diplomatico - Soggetto conservatore

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Livello di descrizione
Fondo
Consistenza
9 serie archivistiche
Accessibilità
L'accesso e la consultazione sono consentiti secondo quanto previsto dal Decreto Legislativo 22 gennaio 2004 n. 42, Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.

Lo Schedario dell'Irredentismo è un'opera di catalogazione di migliaia di nominativi riferiti ai volontari giuliani di guerra per la causa italiana, ai perseguitati politici da parte delle autorità austriache, ai deportati per fatti politici e nazionali durante la Prima Guerra Mondiale, ai giuliani, fiumani, dalmati irredentisti, alle persone arrestate e deportate nonché uccise in seguito ai fatti bellici del settembre-ottobre 1943, maggio-giugno 1945 e perseguitati dopo questa data nei territori assegnati alla Jugoslavia. Questo schedario, dunque, costituisce una testimonianza documentata di oltre un secolo di lotte e di fedeltà alla Patria delle Province orientali. Sostanzialmente si divide in tre argomenti: 1. le figure dell'Irredentismo giuliano, per le quali sono state compilate schede per ogni singolo nominativo; 2. i volontari di guerra, che riguarda una raccolta alfabetica di nominativi e una parziale e sintetica scheda di profili biografici; 3. l'Albo d'oro dei martiri trucidati dagli slavi dopo la seconda guerra mondiale. La sezione riguardante i patrioti irredenti e i perseguitati e deportati dall'autorità austriaca è completa; mentre risulta ad un livello provvisorio la sezione dedicata ai volontari di guerra, in cui le schede contengono dati sintetici e scarsi riferimenti. La raccolta, iniziata il 1 gennaio 1970, è stata curata da Dora Salvi, con l'ausilio della professoressa Nerina Feresini, ed è stata interrotta nel 1983 per gravi motivi di salute dell'ideatrice dello Schedario.. Per la battitura delle schede la Salvi si era avvalsa dell'aiuto della signora Adriana Severi Papa. La ricerca della Salvi si è mossa in due direzioni: una ricerca bio-bibliografica su opere a stampa e repertori vari e l'assunzione di notizie dirette attraverso l'invio ai famigliari delle persone legate all'irredentismo giuliano di un questionario composto da 28 voci. Inizialmente, lo schedario veniva indicato come aderente all'Unione degli Istriani, ma fu attivato e rimase sempre presso la Biblioteca Civica. L'obiettivo che Dora Salvi si era prefissata nel realizzare questo schedario era quello di raccogliere l'imponente numero di persone che avevano dato il loro prezioso contributo alla causa della redenzione.

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