Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
Il dipinto, che venne presentato al pubblico per la prima volta all'Esposizione Nazionale Artistica di Venezia nel 1887, é databile con precisione a quell'anno e doveva essere appena terminato se un critico contemporaneo lo definiva "l'ultimo lavoro di Dall'Oca" (Chirtani 1887). L'opera venne generalmente accolta con favore dall'ambiente artistico coevo, anche se, per la verità, nei commenti al dipinto non viene quasi mai sottolineata la componente "sociale" del messaggio pittorico. Tranne che in una occasione (Chirtani 1887), il vero soggetto del dipinto, l'entrata in fabbrica all'alba degli operai al primo turno di lavoro, viene taciuto. Del resto questa prova di Dall'Oca Bianca costituisce la realizzazione più "impegnata" sul versante della denuncia sociale dell'intera sua produzione. Nonostante qualche osservazione "puntigliosa" dei critici contemporanei, come già intuito dalla letteratura successiva (De Gubernatis 1889; corna 1930) questo Prima Luce costituisce una delle prove migliori del periodo giovanile dell'artista, oggi giustamente considerato dagli studiosi come il momento più felice dell'intera sua produzione. La tela venne presentata nuovamente alla Prima Esposizione del Circolo Artistico di Trieste nel 1890, e compare nel catalogo ufficiale della mostra al numero 367, acquistabile al prezzo di 2500 fiorini. Una copia della pubblicazione, conservata nella Biblioteca del Museo Revoltella, porta ancora la nota autografa di Alfredo Tominz con l'elenco dei dipinti comperati dal museo e il relativo prezzo finale d'acquisto: Prima luce, ottenuto dall'autore un sensibile ribasso, venne pagato 1200 fiorini ed entrò definitivamente nelle raccolte del Revoltella. Tra le fotografie donate al Museo di Castelvecchio di Verona (inv.30 F) da Teresa Dall'Oca Bianca alla morte dell'artista, esiste una lastra (19 x 25,5 cm.; gelatina bromuro d'argento) del dipinto in esame, ritoccata dall'autore (cfr. Prandi - Marinelli - Cenni 1981, p.153). In una pubblicazione monografica dedicata all'esposizione veneziana (Esposizione ..., 1887) é stata inoltre edita una stampa dell'opera tratta da un'incisione firmata "Sabbatini" Va infine segnalato che l'opera, a dieci anni di distanza, attirò l'attenzione di un artista allora "in erba", Vito Timmel, il quale ne realizzò a Trieste una buona copia oggi a Milano (coll. Gustin).
Il Museo Revoltella di Trieste, a cura di Maria Masau Dan. Vicenza : Terraferma ; Trieste : Museo Revoltella, 2004, pp. 76-77