Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
Generalmente si associa il nome di Pasquale Revoltella all’ambiente economico-finanziario della Trieste della metà dell’Ottocento, oltre che alle vicende legate alla straordinaria impresa del Canale di Suez, eppure furono davvero molteplici gli interessi del finanziere veneziano. Infatti, oltre ad appassionarsi di arte, se pur tardivamente, Revoltella si occupò personalmente anche di botanica, come attestato dalle varie serre attrezzate per le più diverse coltivazioni, edificate nel parco di Villa Revoltella e descritte negli inventari storici del suo patrimonio. In una città come Trieste, inoltre, per antica tradizione amante della musica e del teatro, egli profuse molte attenzioni e cospicui contributi anche in quest’ambito. Non sorprende pertanto che, reso sensibile dalla sua partecipazione attiva alla costruzione del Teatro L’Armonia (1857), oltre ad avere commissionato le sculture allegoriche del "Canto", della "Commedia", dell’"Armonia" e della "Danza", per l’abbellimento della Saletta ottagonale a specchi del suo palazzo, Revoltella avesse in seguito richiesto a Pietro Magni il ritratto del tenore piacentino Carlo Villa (Piacenza 1826 - Milano 1865), conosciuto come Negrini. Dopo un primo apprendimento musicale a Parma, studiò a Milano grazie al supporto di uno sponsor. Esordì come solista nel 1847 e in seguito si esibì con successo nei teatri italiani ed europei. Cantante molto noto al pubblico triestino, Negrini si esibì al Teatro Grande (oggi Teatro Verdi), nell’opera in cinque atti Giovanna de Guzman di Giuseppe Verdi, nel settembre del 1862, a sei anni dalla sua prima rappresentazione al Teatro alla Scala di Milano (4 febbraio 1856). Presentata all’Esposizione di Belle Arti di Brera nel 1864, esattamente due anni dopo l’esibizione del celebre cantante a Trieste, la scultura fu probabilmente commissionata allo scultore milanese da Revoltella, compiaciuto dell’esibizione e dell’autorevole figura di questo tenore.
Gregorat Susanna, Coslovich Barbara, La scultura. Museo Revoltella Galleria d'arte moderna, Trieste, 2022, p.160