Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
Lo scultore Canciani e il pittore Levier ebbero certamente un lungo rapporto d’amicizia, benché le loro vite, almeno in gioventù, si fossero svolte in luoghi diversi. Ne sono testimonianza significativa due ritratti di Canciani eseguiti da Levier a molta distanza di tempo, il primo (ora dei Musei provinciali di Gorizia) eseguito probabilmente a Vienna già intorno al 1902 (raffigura sullo sfondo un particolare del Dante), il secondo fatto a Trieste oltre trent’anni dopo, nel 1934. In mezzo c’è questo busto in bronzo del pittore, realizzato da Canciani nel 1923 – quando entrambi gli artisti si erano da pochi anni stabiliti a Trieste dopo lunghi soggiorni all’estero – ed esposto con successo alla Prima esposizione goriziana di Belle Arti nel 1924. Secondo la Da Nova «l’opera si colloca in una generale tendenza internazionale, dopo la crisi dello slancio curvilineo dello Jugendstil, di ripresa dell’ideale classicista», come d’altra parte aveva intuito anche Antonio Morassi presentando l’autore nel 1924 e osservando che l’opera rappresentava un nuovo orientamento «verso tendenze di semplicità, chiarezza, monumentalità, in una parola di sintesi...», così come esprimeva la «volontà di ridare alla figurazione plastica la sua struttura architettonica originaria». Levier morì ottantenne nel 1953, due anni prima di Canciani. Sulla sua tomba fu collocata una copia di questo busto, che il Museo Revoltella aveva acquistato nel 1932.
Gregorat Susanna, Coslovich Barbara, La scultura. Museo Revoltella Galleria d'arte moderna, Trieste, 2022, p.84