Il volo dell'allodola

Mascherini, Marcello

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Oggetto
scultura
Inventario
REV002239
Collocazione
Museo Revoltella - Galleria d’arte moderna
Acquisizione
acquisto; 1934
Cronologia
1933
Dimensioni
cm; altezza 62; larghezza 22; profondità 16
Materia e tecnica
bronzo

Dall’inizio degli anni Trenta Mascherini è ai vertici del sindacato provinciale fascista per le Belle Arti di cui dal 1940 sarà anche segretario. Dal 1927 al 1942 è ininterrottamente presente alle mostre organizzate dal Sindacato; in occasione della VIII Mostra del 1934 il "Volo dell’allodola" era esposto insieme a un ritratto, alla "Sirena" e a "Bagnante". Definito da Marini «un nudo magnifico», fu descritto e illustrato nell’articolo che il critico dedicò all’esposizione su «Panarie». «Un bronzetto di piccole dimensioni, ma di una fattura così squisita, di una tanto rara musicalità di forme, di movimento, di linee da poterlo assomigliare a una classica sinfonia tradotta in bronzo. Di tutte le opere del nostro non crediamo aver visto mai una cosa di così ammirabile perfezione». Staccandosi sempre più dalle mode regionali e adeguandosi alle tendenze nazionali, dagli anni Trenta Mascherini si avvicinò al bronzetto, un genere che era divenuto di moda in Italia dopo la pubblicazione del testo "Piccoli bronzi italiani del Rinascimento" di Leo Planiscig, volume con un ricco apparato figurativo, di facile reperimento e che lo stesso Mascherini conservò nella sua biblioteca. Già dal 1927, inoltre, Arturo Martini, punto di riferimento per i giovani artisti, aveva iniziato a realizzare una serie di statuine in ceramica e terracotta particolarmente apprezzate dalla critica. «In quelle opere di piccola plastica» l’artista comprese «quale doveva essere il fondamento primo» della sua arte: «Ispirarsi al vivo velandolo di quel mito che è la comprensione ideologica, infondere cioè nell’opera, attraverso l’istinto, quanto di misterioso racchiude ogni cosa creata dalla natura». Alla Biennale di Venezia del 1934, a cui partecipò per la prima volta, e poi successivamente a quelle del 1936 e del 1938, dove gli fu dedicata per la prima volta una sala personale, presentò i primi risultati di questa sua ricerca che conquistarono il pubblico ("Primavera" fu acquistata dalla GNAM).

Bibliografia

Gregorat Susanna, Coslovich Barbara, La scultura. Museo Revoltella Galleria d'arte moderna, Trieste, 2022, p.180

La scultura: Museo Revoltella, Galleria d'arte moderna, a cura di Gregorat Susanna, Coslovich Barbara, Trieste, Civico Museo Revoltella, 2022, p.180
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