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Oggetto
scultura
Inventario
REV002436
Collocazione
Museo Revoltella - Galleria d’arte moderna
Acquisizione
donazione; Salem, Enrico Paolo; 1937
Cronologia
1935
Dimensioni
cm; altezza 25; larghezza 15; profondità 6
Materia e tecnica
bronzo

Tre anni dopo l'acquisto del "Volo dell'allodola", nel 1937, entrava nelle collezioni del museo un altro bronzetto, Estasi, donato dal podestà Enrico Paolo Salem che l' aveva acquistato alla IX Mostra interprovinciale d’arte del 1935. In quell'occasione Giuseppe Matteo Campitelli si soffermò sulla sculturina posta al centro di una delle sale dell'esposizione apprezzandone la “salda fattura, modellata con rara perizia e di indiscusso effetto” e cogliendone “un moderno del tutto personale che in fondo fa rilucere i pregi rilevati nelle altre sue potenti figurazioni” (Campitelli, 1935). La piccola figura si presenta con il capo all'indietro, le braccia rivolte al cielo e le labbra schiuse in una voluttà del tutto assente. Una posa molto simile dal punto di vista strutturale a quella di "Primavera", esposta alla Biennale di Venezia del 1936. Lasciato da parte l'esempio di Martini, entrambi i bronzetti riflettono l'orientamento dello scultore alle mode del tempo; per la realizzazione di quest'operina, infatti, si ispirò ai noti affreschi della Villa dei Misteri di Pompei, spesso riprodotti nelle riviste del tempo e che divennero un punto di riferimento per gli artisti di quegli anni. Al tema del bronzetto Mascherini continuò a dedicarsi per tutti gli anni Trenta, con un successo sempre crescente che gli permise di entrare nel circuito nazionale al fianco dei più noti scultori italiani. A compimento di questo intenso e fortunato periodo giunse anche il Primo Premio Nazionale Donatello (1942) per il bronzetto "Venere Marina", un'operina a lungo ritenuta dispersa. Sempre nello stesso anno, 1942, Raffaele Calzini si soffermava sul valore di queste opere affermando: “In una serie di piccoli bronzi stupendamente fusi e patinati Mascherini riprende motivi (e talora ritmi) di sculture quattrocentesche uscite dalle mani di Bertoldo, dell'Antico, del Caradosso. Mascherini ha un raro senso della composizione, un piglio drammatico e direi teatrale, sia che egli illustri il mito di Perseo o gli episodi delle Sabine, del Strage degli innocenti” (Calzini, 1942).

Bibliografia

Gregorat Susanna, Coslovich Barbara, La scultura. Museo Revoltella Galleria d'arte moderna, Trieste, 2022, p.181

La scultura: Museo Revoltella, Galleria d'arte moderna, a cura di Gregorat Susanna, Coslovich Barbara, Trieste, Civico Museo Revoltella, 2022, p.181
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