Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
Copia del progetto N. 40 del monumento da erigersi a Roma in onore di Vittorio Emanuele II su carta da lucido, applicata su carta. Sul verso, semiplanimetria dello stesso.
Il disegno è annesso alla serie di studi per il Monumento nazionale a Vittorio Emanuele II, cfr. schede CMSAOAR10_3646-CMSAOAR10_3688, eseguiti da Ruggero Berlam. Egli partecipò al secondo concorso per il monumento a Vittorio Emanuele II a Roma, indetto dal momento che la prima selezione, svoltasi nel 1880, non ebbe un vincitore. Nel primo bando l’unico vincolo posto ai progettisti era stato quello del costo; il secondo, pubblicato il 18 dicembre 1882, prevedeva di collocare il monumento sul colle Capitolino e ne fissava alcune caratteristiche: un fondale architettonico e una statua di Vittorio Emanuele II, dapprima seduto su un trono, poi a cavallo. Secondo Sticotti, Berlam inviò il progetto in incognito da Milano, per non essere riconosciuto come austriaco; ma dopo esser stato esposto a Roma, esso fu fatto sparire, su volontà del primo ministro Agostino Depretis, per non turbare i rapporti che si erano creati con l’Austria. Il concorso, cui parteciparono 98 progettisti, fu vinto da Giuseppe Sacconi, con un progetto che presenta affinità con quello di Ruggero Berlam; secondo classificato Manfredo Manfredi, terzo Bruno Schmitz. In seguito, vi fu un terzo bando ristretto ai primi tre classificati, vinto da Sacconi. Quanto al disegno in esame, si tratta di una copia del progetto N. 40 presentato al secondo concorso dall'architetto bolognese Tito Azzolini (1837-1907), che ricevette uno dei secondi premi e, succcessivamente, entrò a far parte della Commissione Reale per l'esecuzione del monumento. Immagini del progetto si conservano presso il Museo Civico del Risorgimento di Bologna.
Catherine Brice, Le Vittoriano : monumentalité publique et politique à Rome, Rome, École française de Rome, 1998, pp. 234, 236-237, 241, 252, 255
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