Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
Fotocamera medioformato per negativi in rullo 120 e fotogrammi di 6x9cm. I dorsi intercambiabili,con la protezione data da un lungo volet metallico permettono l'uso di pellicole diverse, durante una sessione fotografica,senza la necessità di finire ogni rullo. La Mamiya Press si avvale di un telemetro ad immagine spezzata per la messa a fuoco di precisione, facendo collimare le due immagini visibili nel mirino. E' presente una cornicetta incorporata scorrevole per l'inquadratura con 150mm, senza cornice inserita l'inquadratura e' adatta al 90 mm. L'ottica e' intercambiabile:è necessario inserire il volet nel magazzino, prima del cambio ottica, per non bruciare il negativo. L'ottica di base e' un Sekor 90mm f.3.5 che, in altre versioni,come la Press S o la Press 23,puo' essere un 105mm f.3.5 o un 150mm f.5.6. La versione Press Super 23 e la Press Universal hanno invece un Sekor 100mm f.3.5 di base. Le ottiche Sekor,di ottimo livello costruttivo ed ottico, si avvalgono di un otturatore centrale Seikosha, o Seikosha S,con tempi di scatto che vanno da 1 secondo ad 1/500 di secondo + posa B. Il controllo dei tempi è completamente meccanico. Molto particolare il sistema di basculaggio del dorso: sbloccando le quattro viti a galletto sui lati della macchina,si sbloccano altrettanti perni che fuoriescono dal dorso e liberano un soffietto. Il sistema permette di basculare in tutte le direzioni per ottenere profondita' di campo ottimali, con punti di vista particolari, come sui banchi ottici. Naturalmente in questo caso ci si avvale di un dorso con vetro smerigliato per la messa a fuoco e l'inquadratura di precisione e di volets per pellicola piana 6x9 cm facilmente ritagliabile da film 120. L'apparecchio è dotato di flangia cambio ottica con cavetto di scatto, borsa rigida.
Creata in origine per il fotogiornalismo, al giorno d'oggi la Mamiya Press, nei suoi vari modelli, è una fotocamera perfetta per paesaggio, ritratti ambientati, ritrattistica in generale nonchè per foto in studio utilizzando il dorso con vetro smerigliato e dorso basculante. La compagnia Mamiya viene fondata a Tokyo nel 1940 dall'ingegnere Mamiya Seiichi e dal finanziatore e direttore Sugawara Tsunejiro. Negli anni Cinquanta si associa alla ditta Setagaya Koki K.K. Le lenti prodotte sono denominate con il nome di Sekor (combinazione delle iniziali di Setagaya Koki e della lettera r che in giapponese significa otturatore "renzu").