Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
Aldo Famà, pochi mesi prima della sua scomparsa nel 2021, decise di donare quest’opera al Museo Revoltella assieme a tre dipinti. La scultura appartiene a quel gruppo di opere che «rappresentano il percorso della maturità materica fino agli sviluppi con la tecnologia 3D», come lo stesso Famà ha specificato nella proposta di donazione. Nel 2016, infatti, l’artista triestino, di origine dalmata e siciliana, utilizzando una tecnica assolutamente all’avanguardia, ha tradotto le immagini delle sue tele in sculture stampate in tridimensione e dipinte successivamente da lui stesso con colori acrilici. La procedura, realizzata in collaborazione con lo Studio Arsenal e con Daniele Lucà, parte dal modello digitale dell’opera e, tramite il programma CAD, lo stampa e lo trasferisce nella terza dimensione. Aldo Famà, che ha esposto i suoi numerosi dipinti, i collage, le incisioni e altre opere in mostre personali e collettive in tutto il mondo, non ha mai smesso di sperimentare in modo sempre attuale e innovativo fino alle sue ultime creazioni, che testimoniano «la tensione di molti artisti dall’accentuata sensibilità grafica, che intuiscono le potenzialità insite nella linea, verso la terza dimensione» (Accerboni 2019).
Gregorat Susanna, Coslovich Barbara, La scultura. Museo Revoltella Galleria d'arte moderna, Trieste, 2022, pp.124-125