Il giovane dio siede a terra nella posizione di scriba: le gambe piegate, con la sinistra orizzontale a terra e la destra in posizione verticale con il piede a terra. La mano destra è portata alla bocca con il dito indice teso. Al braccio sinistro, anch’esso piegato e appoggiato al petto con la mano a uncino, è sospeso un piccolo cesto. Il dio nudo ha una sciarpa alla spalla sinistra che scende diagonalmente; ben visibile la rotondità della pancia e il lungo sesso. Sul capo una banda con due boccioli di loto e sulla destra del volto si riconosce la treccia caratteristica dell’età infantile, molto abrasa. Modellata in stampo, la figurina ha il retro concavo lisciato in modo grezzo e presenta un piccolo foro realizzato per ottenere una buona cottura. La base, aperta inferiormente, è costituita da un basso plinto irregolare. Questa statuetta proviene dall’isola di Cipro e fa parte di quella produzione egiziana che ebbe un’area di esportazione molto limitata: le statuine in terracotta erano infatti destinate ad un commercio interno, ristretto al paese nilotico, con rare attestazioni a Cipro (isola che era stata assoggettata dall’Egitto già sotto il faraone Amasi - 569-526 a.C.).