Bronzetto raffigurante la dea Bastet in forma di gatto, dall'Egitto

ambito culturale: Antico Egitto

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Oggetto
Statuetta zoomorfa
Inventario
12041
Collocazione
Civico Museo d'Antichità “J.J. Winckelmann”; MAW sale egizie
Acquisizione
legato; Oblasser, Vittorio e Giuseppina; 1916/02/15
Cronologia
715 a.C. - 332 a.C.
Dimensioni
cm; altezza 13,6; larghezza 4,5; profondità 8,5
Materia e tecnica
Bronzo
Conservazione
Buono

I bronzetti raffiguranti gatti, ed in particolare quelli di piccole dimensioni, sono un esempio dell’attenzione che gli antichi egiziani riservavano all’ambiente naturale ed agli animali che li circondavano. L’anatomia è resa in modo accurato: i felini, dal corpo snello, sono ritratti seduti sulle zampe posteriori, con la coda che aderisce al lato destro del corpo fino a raggiungere le sottili zampe anteriori. I musi sono appuntiti e le orecchie grandi. Statuine di questo tipo diventano comuni a partire dall’Epoca Tarda (715-332 a.C.), dal momento che il culto degli animali sacri (il gatto era legato infatti alla dea Bastet) cominciò in quel periodo a diffondersi sempre più.

Bibliografia

Ciampini, E., Roccati, A. (a cura di), Egitto. Dei, Faraoni, Uomini, catalogo della mostra Jesolo, Treviso 2018, p. 197

Collezione egizia del Civico Museo di Storia ed Arte di Trieste, a cura di Franco Crevatin, Marzia Vidulli Torlo, con testi di Susanna Moser e dei soci della Casa della Vita, Trieste, Comune di Trieste, 2013, p. 48 cat 2.78

Egitto : dei, faraoni, uomini, a cura di Emanuele Ciampini, Alessandro Roccati, Treviso, Cultour Active, 2018, p. 197
Consulta OPAC BiblioEst SBN

Collezione egizia del Civico museo di storia ed arte di Trieste, a cura di Franco Crevatin e Marzia Vidulli Torlo, Trieste, Civici Musei di Storia ed Arte, 2013, p. 48 cat. 2.78
Consulta OPAC BiblioEst SBN

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