Cratere a campana lucano a figure rosse. Lato A: menade e satiri; Lato B: tre giovani ammantati

Pittore di Pisticci ; ambito culturale: Produzione lucana

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Oggetto
Cratere a campana
Inventario
1799
Collocazione
Civico Museo d'Antichità “J.J. Winckelmann”; Sala Magna Grecia MG1
Acquisizione
Donazione; R. Currò; 1923/07/11
Cronologia
440 a.C. - 420 a.C.
Dimensioni
cm; altezza 33; Diametro all'orlo 34; diametro al piede 14,8
Materia e tecnica
Argilla/ a tornio/ ingobbiatura/ verniciatura
Conservazione
Buono; L'orlo appare scalfito e il bordo superiore dello spessore del piede presenta altre scalfitture. Crepe sullo stelo e ansa destra scalfita.

Cratere a campana a figure rosse in argilla giallo-rossastra (Munsell 5 YR 6/6), con vernice di buona qualità, lucente, e problemi di cottura in alcune zone. Il vaso presenta una larga imboccatura con orlo estroflesso distinto e labbro arrotondato; il corpo campaniforme poggia su un corto stelo con piede a disco dal profilo troncoconico rovesciato. Le anse a bastoncello sono impostate orizzontalmente poco oltre la metà del corpo e incurvate verso l'alto. Lato A: al centro della scena è rappresentata una menade stante, vestita con un lungo chitone e hymation, con i capelli raccolti in un sakkos, mentre regge con la mano destra il tirso davanti a sé. Ai lati sono raffigurati due satiri, nudi e barbati, con coda e orecchie equine. Come si può vedere dalla posizione delle braccia e delle gambe, il satiro di sinistra è ritratto nell'atto di danzare; quello di destra, invece, è rivolto all'indietro e appoggia il peso sulla gamba sinistra, mentre la destra accenna un passo in avanti; anche le braccia sono a loro volta protese verso destra. Lato B: sono raffigurati tre uomini ammantati a colloquio. Il giovane al centro è ritratto di profilo, rivolto verso sinistra, ed è totalmente avvolto nell'hymation, mentre i due giovani ai lati, ritratti anch'essi di profilo, sono rivolti verso il centro e si appoggiano con la destra ad un bastone. La decorazione accessoria esterna è costituita, sotto il labbro, da un tralcio di foglie d'olivo incorniciato da due fasce risparmiate, entrambe sottolineate da una sottile modanatura. La parte sottostante le scene figurate, invece, è arricchita da un meandro interrotto da quadrati con angoli anneriti e croce inscritta. Vi è un sottile filetto orizzontale inciso tra stelo e piede, mentre il bordo esterno del piede, la zona tra gli attacchi delle anse e la parte interna delle stesse sono risparmiati. All'interno si notano due fasce risparmiate, di cui la prima - sottile - corre lungo il punto in cui si imposta l'orlo; l'altra, più spessa, si trova all'altezza del punto in cui, sulla parete esterna, comincia la scena figurata.

Bibliografia

Bellinato, A.C., La ceramica lucana a figure rosse del Civico Museo di Storia ed Arte di Trieste, studio preliminare, tesi di laurea Università di Udine e Università di Trieste, relatore prof. L. Rebaudo, a.a. 2016/2017, p. 27-30

Trendall, A.D., The Red-figured vases of Lucania, Campania and Sicily, vol. I, Oxford 1967, p. 23 num. 69

Bellinato Anna Chiara, La ceramica lucana a figure rosse del Civico Museo di Storia ed Arte di Trieste, studio preliminare, tesi di laurea Università di Udine e Università di Trieste, relatore prof. L. Rebaudo, a.a. 2016/2017, pp. 27-30

Trendall, Arthur Dale, The Red-figured vases of Lucania, Campania and Sicily, vol. I, Oxford, Clarendon Press, 1967, p. 23 num. 69
Consulta OPAC BiblioEst SBN

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