Hydria miniaturistica apula a figure rosse con testa femminile

ambito culturale: Produzione apula

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Oggetto
Hydria
Inventario
41348 Grecia 861
Collocazione
Civico Museo d'Antichità “J.J. Winckelmann”; Sala Magna Grecia MG6
Acquisizione
Ignota
Cronologia
340 a.C. - 300 a.C.
Dimensioni
cm; altezza 11,6; diametro 3,9
Materia e tecnica
ceramica a figure rosse
Conservazione
Buono; Pressocché integra; orlo fortemente danneggiato, con porzione d. mancante e gran parte del labbro ripiegato sbeccato; l’orlo si presenta intero solamente in corrispondenza dell’ansa verticale. Superficie del vaso caratterizzata dalla presenza di diffuse incrostazioni di natura calcareo-terrosa, con concentrazione maggiore presso l’orlo, le anse, la spalla in corrispondenza della decorazione figurata, la parte inferiore della vasca e il piede. Vernice stesa in maniera piuttosto imprecisa e caduta in più punti, soprattutto presso l’orlo e l’ansa verticale. Vernice scura, con diverse tonalità.

Hydria miniaturistica. Orlo estroflesso con labbro ripiegato; collo a profilo concavo; spalle oblique; corpo globulare; con testa femminile di profilo verso sinistra; fronte e naso costituiti da un’unica linea continua, leggermente arcuata in corrispondenza della fronte. Occhio con dettaglio di sopracciglio, rima superiore e inferiore aperte e pupilla pendente dalla rima superiore. La narice lasciata non caratterizzata; labbro superiore e inferiore apparentemente distinti per mezzo di una breve linea (ora del tutto abrasa). I capelli ricci sono raccolti in una mitra decorata presso i bordi con due semplici linee continue in vernice nera molto diluita e, centralmente, da una fila di puntini in vernice nera. Contornano la figura in basso, ai lati, elementi vegetali.

Bibliografia

Bellinato A.C., I vasi apuli inediti a figure rosse ... , Tesi di specializzazione 2019-2020, p. 65-66

Bellinato Anna Chiara, I vasi apuli inediti a figure rosse della collezione Magnogreca del museo "J.J. Winckelmann" di Trieste. Studio preliminare, tesi di specializzazione, Trieste, 2019-2020, pp. 65-66

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