Lekythos

7623 Zamb.569

Civico Museo d'Antichità “J.J. Winckelmann”; Deposito

Lascito testamentario; F. Zamboni; 1910

450 a.C. - 400 a.C.

cm; altezza 8,6; diametro 4,3

ceramica a figure rosse

Buono; Pressoché integra; risulta mancante l’ansa, di cui rimane ben visibile l’attacco inferiore; orlo ricomposto con un piccolo fr. triangolare. Abrasioni diffuse su gran parte della superficie, soprattutto sulla parte superiore dell’orlo, presso la decorazione figurata e alla base del collo. Vernice caduta in più punti, soprattutto sulla spalla, in prossimità dell’attacco dell’ansa. Scalfitture evidenti presso l’attacco tra vasca e piede e sulla parete verticale del piede. Sempre all’attacco tra vasca e piede e sul fondo esterno del piede, nella parte più centrale e nello spessore rientrante rispetto all’appoggio, sono presenti anche incrostazioni di natura calcareo-terrosa. Vernice stesa in due mani: lo strato inferiore copre tutta la superficie del vaso con vernice più sottile, meno coprente, opaca, di color bruno, stesa in maniera meno uniforme e non perfettamente annerita soprattutto su orlo e parte inferiore della vasca, in corrispondenza della decorazione figurata; lo strato superiore, invece, steso solo in prossimità della decorazione figurata, appare di un color nero brillante, più coprente e denso. Numero di inventario generale tracciato in rosso, per due volte, sul fondo esterno del vaso. Sempre qui, presenti sia la notazione numerica «569» sia un’etichetta con un’indicazione in lapis «Apulo Zamb[oni]»; entrambe le iscrizioni sono da riferirsi alla provenienza collezionistica, il n. 569 della Collezione del lascito Zamboni.