Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
ambito culturale: Produzione apula
Orlo revoluto a profilo troncoconico; collo a profilo concavo; spalla obliqua; corpo piriforme distinto dal piede da una breve gola; anse a nastro insellate e impostate tra collo e spalla; piede a disco cavo, con doppia modanatura. Lato A: sulla sinistra figura femminile di tre quarti, seduta su di uno scanno rappresentato di prospetto su basso podio si rivolge verso l’ara e il giovane sulla destra; tiene nella sinistra sollevata una ghirlanda, mentre la destra rimane poggiata sulla seduta; indossa un lungo chitone allacciato sulle spalle e ripreso in vita; i capelli raccolti in una mitra (in parte evanida); collana ad un unico filo di vaghi pendenti e armillae sovradipinte in giallo; ai piedi embades. Al centro della scena, in cima ad un’aretta parallelepipeda vi è un’oca con ali semi-spiegate verso il giovane nudo sulla destra. L’efebo, stante, ponderato sulla gamba destra, tiene sia il braccio, sia la gamba sinistra appoggiata al basamento di un labrum marmoreo; sul capo una corona. Indossa solo un mantello ripiegato, che dalla spalla sinistr ricade fino ai piedi scalzi. In alto, Eros seduto di tre quarti verso sinistra su di una base drappeggiata, mentre tiene appena sollevato nella destra un serto con serie di tre fiori a campanula, di fronte ad un baule aperto e reso di prospetto. Nel campo, 4 rosette, di cui 3 presentano ancora il bottone centrale sovradipinto in giallo. In basso, due tipologie di arbusti: quello sulla sinistra è più sviluppato verso l’alto con tre rami, ha foglie circolari e puntini in bianco sovradipinto; quello sulla destra, più basso, è costituito da coppie di foglie lanceolate alternate a coppie di puntini in bianco sovradipinto. Lato B: sulla sinistra, efebo nudo, rivolto verso la figura femminile sulla destra e seduto su di una base drappeggiata, mentre tiene nella sinistra un ramo di arbusto con foglie circolari e puntini in bianco sovradipinto. Sulla destra è presente una figura femminile stante. Regge nella destra una phialè con offerte in bianco sovradipinto e, appoggiato sull’avambraccio, un lungo mantello ripiegato; porta i capelli raccolti in una mitra; indossa un lungo chitone stretto in vita, che lascia intravedere i piedi calzati con embades. Nel campo, in alto, coppia di rosette profilate in bianco sovradipinto (in gran parte evanido); tra i due personaggi, benda appesa con nastri sovradipinti alle estremità; sulla linea di terra, a destra, arbusto con foglie circolari e puntini in bianco sovradipinto.
I venditori indicarono come luogo di provenienza della pelike Motia. La Bellinato la inserisce nel Gruppo di Tarrytown dell'Apulo Tardo 330-310 a.C.
Bellinato Anna Chiara, I vasi apuli inediti a figure rosse della collezione Magnogreca del museo "J.J. Winckelmann" di Trieste. Studio preliminare, tesi di specializzazione, Trieste, 2019-2020, pp. 52-54