Pelike apula a figure rosse. Lato A: donna seduta; Lato B: testa femminile

ambito culturale: Produzione apula

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Oggetto
Pelike
Inventario
7611
Collocazione
Civico Museo d'Antichità “J.J. Winckelmann”; Deposito
Acquisizione
Donazione; R. Currò; 1923/07/11
Cronologia
340 a.C. - 320 a.C.
Dimensioni
cm; altezza 24,7; diametro 12,2
Materia e tecnica
ceramica a figure rosse
Conservazione
Integro; Integra. Ansa sinistra ricomposta (2 fr.). Piccola scheggiatura in B tra collo della figura femminile e meandro ad onde correnti e presso ansa sinistra; vernice caduta in alcuni punti del labbro e sotto l’orlo, non perfettamente annerita presso collo e in B. Ci sono  concrezioni terrose presso il piede in corrispondenza di A.  Vernice nera semi-lucente, con iridescenze metalliche in B, dovute alle condizioni di giacitura nel sottosuolo. Numero di inventario generale tracciato in rosso sul fondo del piede; sempre qui, due etichette rispettivamente con «245» stampato in inchiostro nero e «11.VII.1923 dono Currò», riferita alla data del dono da parte di R. Currò al museo; ulteriore indicazione in lapis «11685 Cur(rò)» in bianco all’interno dell’orlo.

Orlo revoluto a profilo convesso con labbro estroflesso su base modanata con profilo angolato; spalla leggermente obliqua. Al di sotto delle scene figurate, entro fascia risparmiata corrente per tutta la circonferenza del vaso, decorazione a onde correnti destrorse campite a vernice nera. Anse e interno verniciato. Lato A: figura femminile seduta su roccia con tirso e cista Figura femminile di tre quarti con testa di profilo rivolta verso destra seduta su sedile roccioso sovradipinto in bianco; indossa un lungo chitone smanicato, ripreso in vita e decorato lungo l’orlo inferiore da una fila di puntini in corrispondenza delle pieghe del tessuto; le linee della gamba d. rimangono visibili attraverso la veste, mentre della s. si percepiscono solo i volumi al di sotto del chitone. I capelli sono raccolti in una mitra, che lascia fuoriuscire ricce ciocche su nuca e fronte. Arricchiscono la figura orecchini pendenti, due bracciali sovradipinti e una collana con filo in vernice nera e vaghi pendenti sovradipinti in bianco. I piedi sembrano calzati, per la presenza di sovraddipinture in bianco e giallo. Il braccio sinistro., flesso, regge cesta con coperchio, con sovraddipinture in bianco o giallo ormai evanide: i bordi superiore e inferiore evidenziati da una linea continua; la decorazione è costruita su due registri suddivisi da una doppia linea continua centrale; la decorazione del registro superiore è costituita a una serie di onde correnti; quella inferiore da una linea continua ondulata. La mano destra, posata sulla seduta, stringe tra le dita il bastone del tirso, che si appoggia anche al gomito. Il coronamento del tirso è costituito da 4 coppie di foglie e una foglia singola al vertice superiore. Nel campo in alto, subito al di sotto della fascia risparmiata con decorazioni ovulo-guscio-punto, fila di palline sovradipinte, che partono in corrispondenza della testa della figura femminile fino all’ansa d. Poco sotto, sulla s., rosetta quadripetala con profili e bottone centrale sovradipinto; a destra benda appesa con sovraddipinture in bianco (ormai del tutto evanide). Lato B: testa femminile con stephanè Testa femminile di profilo rivolta verso sinistra Fronte e naso costituiti da un’unica linea continua appena bombata all’attacco tra fronte e naso; occhio con dettaglio di palpebra superiore e inferiore non chiusi, rima superiore, pupilla e sopracciglio ben definiti. Breve tratto segna inferiormente la narice. Probabili sbaffi di vernice su mento e tra zigomo e collo della figura. I capelli sono raccolti in una mitra, bordato alle estremità da una doppia linea in vernice diluita, cui è sovrapposta una stephanè ad alti raggi in giallo sovradipinto indossa collana con filo continuo a vernice nera da cui pende una serie di vaghi circolari sovradipinti in bianco . Nel campo, in alto, tre elementi isolati: una rosetta a sei petali con profili e bottone centrale sovradipinti in bianco, un grappolo d’uva risparmiato con acini circolari in bianco sovradipinto e una finestra strombata profilata in bianco. Poco sotto, sulla destra., ulteriore rosetta a otto petali profilati e bottone centrale sovradipinto.

La Bellinato attribuisce la pelike al Pittore della Patera e associati

Bibliografia

Bellinato A.C., I vasi apuli inediti a figure rosse ... , Tesi di specializzazione 2019-2020, p. 58-60

Bellinato Anna Chiara, I vasi apuli inediti a figure rosse della collezione Magnogreca del museo "J.J. Winckelmann" di Trieste. Studio preliminare, tesi di specializzazione, Trieste, 2019-2020, pp. 58-60

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