Skyphos apuloa figure rosse. Lato A: donna seduta con cista e tirso; Lato B: giovane nudo.

ambito culturale: Produzione apula

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Oggetto
Skyphos
Inventario
1808 Grecia 40 Ostrogovich 148
Collocazione
Civico Museo d'Antichità “J.J. Winckelmann”; Deposito
Acquisizione
Acquisto; Ostrogovich; 1871
Cronologia
365. a.C. - 360 a.C.
Dimensioni
altezza 29,1; diametro 16,8
Materia e tecnica
ceramica a figure rosse
Conservazione
Buono; Ricomponibile: si contano un numero pari a 6 frammenti. Si individuano i resti di tre grappe metalliche, di cui una è visibile anche all’interno della vasca. Una grappa è in prossimità della rosetta in A; le altre due sono invece collocate al di sotto delle figurazioni sulla parte inferiore della vasca. Lesione sull’orlo in A; sporadiche scheggiature superficiali, oltre che in prossimità delle fratture, anche presso orlo e vasca; presente una linea graffita di ca. cm 2 di lunghezza, mm 2 di larghezza e mm 2 di profondità in B; abrasioni della superficie localizzate principalmente presso l’orlo, presso la palmetta al di sotto dell’ansa d. e sulla parete verticale del piede; vernice caduta sporadicamente in alcuni punti su tutta la superficie del vaso. Vernice nera molto lucente, densa e distribuita in maniera uniforme, con qualche difetto di precisione presso i contorni delle decorazioni figurate, dove la vernice appare non perfettamente annerita. Numero di inventario generale tracciato in rosso all’interno dell’orlo. Presenza di due etichette tra il fondo della vasca e il piede in B: la prima con indicazione numerica «40» e la seconda con un riferimento circa la provenienza archeologica «Lecce unico!».

Orlo orizzontale arrotondato; corpo ovoide con vasca molto sviluppata. Sul corpo, elementi vegetali. Lato A: figura femminile seduta con cista e tirso Figura femminile seduta su roccia originariamente sovradipinta; ritratta di tre quarti con testa di profilo verso sinistra; regge nella sinistra un tirso con coronamento a fiamma e con fusto sovradipinto evanido; nella destra una cista con offerte in bianco decorata con croce di Sant’Andrea inscritta. Veste un lungo himation che lascia scoperto il braccio destra, indossa un chitone con scollo a barchetta e manica a tre quarti; le pieghe della stoffa, bordate di nero, sono più fitte presso il collo del mantello, mentre la zona del ventre è caratterizzata da un’area circolare senza linee. I capelli sono raccolti in una mitra bordata con una sottile linea nera; orecchini a tre grani pendenti sovradipinti (ora evanidi), collana ad unico filo di vaghi pendenti, armillae e decorazioni sulle embades ai piedi in bianco sovradipinto. Nel campo, in alto, ghirlanda con coppia di piume; ai lati della figura, due bende appese. Lato B: figura maschile seduta con patera e tirso Figura maschile seduta su drappo ricco di pieghe; ritratto di tre quarti con testa di profilo verso destra; regge nella sinistra una patera profilata e decorata con corona di tratti sovradipinti (ora in parte evanidi); nella destra, in appoggio sulla seduta, stringe un tirso in parte sovradipinto, con coronamento a fiamma e con fusto evanido. Il giovane, in nudità, presenta un’anatomia curata con pettorali, capezzoli, addome e zona pubica caratterizzati. Dettagliati anche la muscolatura delle gambe, i piedi e le linee dell’interno del gomito e del palmo della mano. Capelli corti, campiti a vernice nera. Nel campo, in alto, grappolo d’uva con grani in bianco sovradipinto (in parte evanidi); ai lati della figura, benda appesa sulla sinistra, rosetta a sette petali profilati in bianco con bottone centrale sulla destra.

I venditori riportano come provenienza Lecce. La Bellinato inserisce lo skyphos nello Stile piano dell'Apulo medio, Gruppo del Vaticano V14 e del Gruppo Chrysler.

Bibliografia

Bellinato A.C., I vasi apuli inediti a figure rosse della collezione Magnogreca del museo "J.J. Winckelmann" di Trieste. Studio preliminare.Tesi di specializzazione 2019-2020, tav.33, 112-114

Bellinato Anna Chiara, I vasi apuli inediti a figure rosse della collezione Magnogreca del museo "J.J. Winckelmann" di Trieste. Studio preliminare, tesi di specializzazione, Trieste, 2019-2020, pp. 112-114

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